L’Espace Populaire di Aosta teatro di un “raid vandalico di stampo fascistello” 

?Un attacco idiota e vile?. Così è stata definita dall’Arci Valle d’Aosta l’aggressione che ha colpito nella notte di sabato scorso 12 agosto, l’Espace Populaire di via Mochet 7 ad Aosta, il circolo Arci che da un anno offre ai suoi 2000 soci un luogo dove incontrarsi, mangiare, bere e prendere parte a numerose attività.

A devastare l’Espace, approfittando della chiusura estiva, un gruppo di teppisti che ha sfasciato il dehors, rovesciando le fiorerie e gettando le sedie nella vicina ferrovia, ha coperto i muri e le vetrine del locale con scritte nazifasciste come ?1-10-100 Piazza Alimonda?, la piazza genovese dove durante il G8 morì Carlo Giuliani o ancora ?Morte ai comunisti?.

?Cancelleremo le scritte – fa sapere in una nota l’Arci Valle d’Aosta – ricostruiremo il dehors e il 16 agosto riapriremo il Circolo al pubblico ai nostri 2.000 soci. L’Espace è e resterà ?Populaire/Popolare? e sempre antifascista.?

Unanime la condanna del gesto. Per il Presidente della Regione, Luciano Caveri, l’aggressione all’Espace è “un episodio odioso, segno di violenza squadrista e di stupidità” mentre Piero Valleise, segretario regionale di Rifondazione comunista, parla di ?raid vandalico, di stampo fascistello, una vile provocazione contro una iniziativa culturale unica in Valle d’Aosta”.

Sede di numerosi movimenti valdostani tra cui i i No TAV, i No TIR, il movimento contro la guerra globale e quello per una pace giusta in Medio – Oriente, l’Espace Populaire nel suo primo anno di attività si è fatto promotore di numerose attività, organizzando concerti, mostre, corsi e incontri con personaggi di spicco come la Gabanelli, Travaglio, Caselli o ancora Massimo Fini.