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Lo Iar ha recuperato dopo 10 anni le bottiglie di Monchoisi affinate in fondo al Lago Verney

Dopo 10 lunghi anni di affinamento in fondo al Lago Verney, sono state finalmente recuperate le bottiglie di Monchoisi dell’Institut agricole régional parte di una sperimentazione per conferire allo spumante - dicono dallo Iar - caratteristiche uniche.
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Dopo 10 lunghi anni di affinamento in fondo al Lago Verney, sono state finalmente recuperate le bottiglie di Monchoisi dell’Institut agricole régional, parte di una sperimentazione per conferire allo spumante – dicono dallo Iar – caratteristiche uniche. Grazie ai 2.088 metri di quota, peraltro lontano dalla luce e dagli sbalzi di calore, il prodotto ha potuto beneficiare di condizioni ottimali di invecchiamento tra cui temperatura costante di circa 7 gradi centigradi nonché alta pressione e tranquillità atte a favorire la maturazione delle bollicine.

Il progetto

Nato nel 2013 da un’idea di Gaetano Aiello e Angelo Sarica, in collaborazione con lo Iar, l’allora direttore della Sperimentazione, Andrea Barmaz, e il responsabile del Settore enologia, Daniele Domeneghetti, il progetto si è servito del supporto di un apposito gruppo di subacquei coordinato da Gaetano Aiello.

A seguito del suo recupero, il Monchoisi verrà sottoposto ad approfondite analisi da parte del team del polo di ricerca incaricato di verificare l’effettiva presenza delle peculiarità organolettiche che l’affinamento voleva conferire al prodotto, andandone così a calcolare il grado di qualità. Il risultato sperato è quello di un’esplosione di sapore e aroma che, grazie alla lunga permanenza nel Lago Verney, arricchiscano lo spumante con una complessità, una profondità e una personalità inconfondibili.

Il vino

Le uve necessarie a creare il Monchoisi, provenienti da varietà internazionali a bacca rossa e bianca, sono coltivate all’interno di un vigneto a un’altitudine di circa 640 metri nonché con un’esposizione a nord. Vendemmiate nella prima decade di settembre, esse vengono dapprima pressate al riparo dall’ossigeno e successivamente fermentate in maniera lenta e in condizioni di temperatura e ossigenazione controllate.

Il commento

“Grazie a questo progetto, la Valle d’Aosta si conferma una terra di eccellenza enologica, dove la tradizione si unisce all’innovazione per creare prodotti unici e indimenticabili – commentano dallo Iar -. Questo spumante rappresenta l’emblema di tale connubio, regalando al mondo una nuova e avvincente esperienza enologica attraverso la quale godersi l’essenza di un terroir ineguagliabile”.

Il recupero del Monchoisi dal Lago Verney
Il recupero del Monchoisi dal Lago Verney

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