"Non è possibile che un imprenditore traslochi un’attività che ha richiesto grandi investimenti e avviata prima dell’entrata in vigore della legge". Confcommercio Valle d’Aosta solleva dubbi di incostituzionalità della legge regionale sulle ludopatie in particolare per quanto riguarda la retroattività della norma. L’articolato prevede il divieto di apertura di sale da gioco e spazio per il gioco a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili, distanza che potrà essere ampliata dai comuni, i quali potranno anche disciplinare l’orario di apertura e dovranno occuparsi dell’irrogazione delle sanzioni, da 500 a 3000 euro. I gestori delle sale da gioco già in esercizio hanno da otto a cinque anni per adeguarsi alle nuove norme.
"Siamo disponibili a collaborare per contrastare la diffusione della ludopatia, ma è necessario che il problema venga affrontato fuori dagli ideologismi e guardando alla concretezza; così come è necessario mettere assieme le forze per contrastare tutte le dipendenze". scrive in una nota Pier Antonio Genestrone, presidente di Confcommercio VdA.
Silvestro Mancuso, responsabile giochi di Confcommercio e Gianluca Genestrone, presidente della federazione tabaccai hanno ha incontrato ieri l’assessore alle politiche sociali del comune di Aosta, Marco Sorbara e con il consigliere comunale della Lega Nord Andrea Manfrin.