Marché Vert, dagli alpini 20mila euro a “La Casa di Sabbia”

Quasi sessanta damigiane di vino ed oltre novecento litri di succo di mela sono stati distribuiti durante tutta la durata dei mercatini dai volontari Ana.
Consegna assegno Ana a La Casa di Sabbia
Società

Sono stati consegnati nel pomeriggio di oggi all’Associazione “La Casa di Sabbia” i 20mila euro raccolti durante il Marché Vert Noel dall’Associazione Alpini.

Dal 18 novembre dello scorso anno sino all’Epifania, nella nuova collocazione di Piazza Roncas, decine e decine di alpini ed aggregati – per un totale di 150 unità – si sono alternati alla buvette per distribuire vino caldo e succo di mela in cambio di una libera offerta.

Soddisfatto il presidente Ana Carlo Bionaz: “Dopo il suggestivo palcoscenico del Teatro Romano i Mercatini di Natale hanno cambiato sede ed il nostro Chalet, per un certo verso, era un po’ defilato rispetto al cuore della rassegna. Però il risultato è stato ugualmente brillante, la gente ha apprezzato e condiviso la destinazione delle loro offerte e siamo ancora una volta felici di poter consegnare un assegno generoso ad una Associazione i cui fini sono altamente sensibili e preziosi”.

Il gesto degli alpini anche quest’anno è stato salutato con favore dal Comune di Aosta, rappresentato dall’Assessora Alina Sapinet: “Gli Alpini sono una parte fondamentale del tessuto sociale della città, iniziative importanti come questa, senza il loro apporto non otterrebbero le stesse dimensioni “.

Quasi sessanta damigiane di vino ed oltre novecento litri di succo di mela sono stati distribuiti durante tutta la durata del Marché Vert Noel e nello Chalet si sono avvicendati alpini di un gran numero di Gruppi, compresa la Protezione Civile, il Coro Sezionale e la Fanfara.

Ricevendo l’assegno Agnieszka Stokowiecka dell’Associazione “La Casa di Sabbia” ha ringraziato commossa l’Amministrazione comunale e le Penne Nere: “Questa associazione si propone di aiutare tutte quelle famiglie che, come la nostra, si sono ritrovate a vivere un’esistenza imprevedibile e difficile, durante la quale lottiamo ogni giorno per sopravvivere. Noi viviamo ogni giorno la fatica ed il sacrificio per dare la possibilità ad un malato di vedere i propri diritti rispettati e quelli della sua famiglia”.

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