Nasce il ?Comitato salvaguardia Imprese?: revoca dei fermi ai mezzi o avvieremo le procedure di mobilità dei dipendenti.

Con il fine di opporsi al fermo amministrativo e alle ammende cui sono stati sottoposti nelle scorse settimane circa 15 mezzi di sette imprese edili valdostane, la sezione edile di Confindustria Valle d'Aosta,...
Società

Con il fine di opporsi al fermo amministrativo e alle ammende cui sono stati sottoposti nelle scorse settimane circa 15 mezzi di sette imprese edili valdostane, la sezione edile di Confindustria Valle d’Aosta, la Confederazione nazione artigiani comitato Valle d’Aosta, la Confartigianato imprese Valle d’Aosta, l’Associazione artigiani Valle d’Aosta, hanno dati vita al ?Comitato salvaguardia imprese?
I provvedimenti di fermo, relativi ai mezzi delle sette ditte che operano nel risanamento idrogeologico della Dora Baltea nel tratto tra Donnas e Pont Saint Martin, sono stati adottati dalla Guardia Forestale in seguito alle presunte irregolarità nel rapporto di autotrasporto inerti tra imprese edili e di movimento terra. Le irregolarità contestate riguardano il fatto che le stesse ditte si noleggiavano vicendevolmente, a seconda delle necessità, camion con conducente per trasportare gli inerti nei cantieri e nella cava con contratto “nolo a caldo”. Il ?Comitato salvaguardia Imprese? ha subito chiesto “l’immediata revoca del provvedimento con conseguente riavvio del dialogo” altrimenti, in accordo con le organizzazioni sindacali, il Comitato avvierà ?la procedura di mobilità dei dipendenti, riservandosi, sin d’ora, ogni qualsiasi ed ulteriore iniziativa per la salvaguardia del settore“.
Sulla questione la Presidenza della Regione in una nota ha precisato che il procedimento di competenza del Presidente della Regione, in qualità di Prefetto, si è definitivamente concluso con l’emanazione dell’ordinanza-ingiunzione che ha confermato il verbale di accertamento della violazione alla normativa statale sul trasporto in conto terzi, in adesione ai pareri espressi dall’Ufficio della motorizzazione civile.
Gli imprenditori hanno comunque la possibilità – si legge nella nota dell’amministrazione regionale – di contestare la determinazione assunta, ricorrendo davanti al tribunale civile di Aosta, come consente la legge 689 del 1981, che regola il procedimento di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative. Ne consegue che non è data al Prefetto la possibilità di rivedere le determinazioni assunte dai competenti uffici, le quali, entro trenta giorni dalla notificazione, potranno essere impugnate davanti all’Autorità giudiziaria, sia nelle parti relative alla sanzione pecuniaria, sia nella parte relativa al fermo dei veicoli“.
La Presidenza della Regione nel dichiararsi disponibile ad un confronto con le associazioni e le imprese specifica inoltre che “Sempre al Tribunale le imprese potranno chiedere la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti, come previsto dall’articolo 22 della legge 689, che, se concessa dal giudice, consentirebbe loro di ottenere l’immediata restituzione dei mezzi“.

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