Nasce il questionario anonimo sulle molestie e la violenza in ambienti di lavoro

Un progetto corale, nato dal Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Consigliera di parità della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’INAIL: è il questionario anonimo sulle molestie e la violenza in ambienti di lavoro, già disponibile per la compilazione online.
Laura Ottolenghi
Società

Un progetto nato esattamente un anno fa come strumento per misurare e valutare il fenomeno delle molestie e della discriminazione di genere in ambito lavorativo in Valle d’Aosta. È il questionario anonimo sulle molestie e la violenza in ambiente di lavoro. Frutto del Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Consigliera di parità della Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’INAIL, in sinergia con il Centro donne contro la violenza e l’Osservatorio economico e sociale della regione, il questionario è stato presentato oggi, giovedì 25 novembre, con una conferenza stampa.

All’incontro hanno partecipato la consigliera di parità Laura Ottolenghi, il Direttore regionale INAIL Giuseppe Villani, l’Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro Luigi Bertschy, il capo dell’osservatorio economico e sociale regionale Dario Ceccarelli e Anna Ventriglia del centro donne contro la violenza.

Come spiega Ceccarelli, si tratta di un “questionario pilota, nel senso che al momento in regione non è stata mai fatta una ricerca specifica riguardo all’argomento”. La struttura del questionario non è originale, ma è stata modellata su un’indagine già compiuta in Liguria. Infatti, l’obiettivo a lungo termine è quello di creare una banca dati interregionale per analizzare il problema da una prospettiva più ampia.

Il questionario, già compilabile online, è composto da 30 domande ed è completamente anonimo. Questo aspetto, come ricorda Ottolenghi, è fondamentale perché “andare ad evidenziare una molestia in ambito lavorativo è estremamente faticoso emotivamente. Garantendo l’anonimato speriamo di offrire un momento di condivisione di queste esperienze traumatiche, senza paura e senza giudizio”. In questo modo il questionario diviene anche uno strumento per educare i lavoratori riguardo a cosa costituisce una molestia o comportamento discriminatorio, dato che spesso, causa di preconcetti culturali, non vengono riconosciuti come tali anche da parte di una potenziale vittima.

Infine, come ricorda l’Assessore Bertschy, i dati raccolti verranno utilizzati per creare degli strumenti utili alla sensibilizzazione e alla prevenzione di molestie o comportamenti violenti sul posto di lavoro, coinvolgendo anche le aziende nella compilazione del questionario. “Vogliamo dare il buon esempio e mettere in atto piani più a lungo termine, cercando di essere concreti, di avere una strategia per far sì che nascano le condizioni necessarie per il benessere della comunità: parità di genere, diritti e rispetto uguali per tutti sul lavoro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte