Nuovi abbattimenti di alberi ad Aosta e in regione

L'assessorato all'agricoltura: "misura estrema da applicare solo in caso di necessità". Saranno segati, tra gli altri, alcuni alberi vicino alle mura romane, nell'istituto per geometri di Aosta, nel parco Baron Gamba a Châtillon.
Società

Dopo il contestato abbattimento degli alberi che circondavano l’ospedale, operato dall’Usl, definito “uno scempio” da Legambiente, l’amministrazione regionale preferisce scegliere con cura le parole prima di annunciare interventi analoghi, sapendo che il tema è sensibile. Così, annunciando un piano di messa in sicurezza delle alberature regionali, l’assessorato all’agricoltura e risorse naturali ha sottolineato, tramite comunicato stampa, come la decisione di abbattere e rimuovere le piante sia l’”ultima ratio”, da applicare quando un intervento di potatura non è considerato sufficiente per sanare una situazione di instabilità o malattia.
I tecnici forestali hanno concluso le verifiche statiche su circa 300 piante delle aree verdi pubbliche di Aosta e della regione. Questi i risultati: “nel patrimonio arboreo regionale sono presenti piante sane, piante con problematiche facilmente gestibili sulle quali è sufficiente intervenire solamente con potature, ma anche diversi alberi con problemi di stabilità che occorre rimuovere nel breve periodo”.
Gli abbattimenti inizieranno nelle prossime settimane. A farne le spese, ad Aosta saranno alcuni pioppi lungo le mura romane di via Cerlogne, un pioppo e un cipresso nelle aree verdi di via Carducci, tra le mura romane e la ferrovia, tre alberi nel giardino dell’Istituto per Geometri di via Chambéry e il tiglio nel cortile interno della sede dell’assessorato delle opere pubbliche. Nel resto della regione verrà abbattuto un cedro al castello di Sarre, alcune piante nel parco del castello Baron Gamba di Châtillon, e infine, a Verrès, alcuni pini neri nel giardino del politecnico (ex Brambilla) e il tiglio che si eleva presso la Collegiata di Saint Gilles.

“Molte di queste piante – si legge nel documento – fanno parte ormai del paesaggio cittadino e la loro rimozione rappresenta sicuramente una perdita per l’intera collettività. Per questi motivi, laddove possibile, al loro posto saranno piantumate altre essenze arboree”.
 

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