Padiglione enogastronomico, “bilancio in chiaroscuro”

In piazza Plouves anche quest’anno hanno trovato spazio le aziende che sul territorio danno il meglio di sé nel realizzare dolci, vini, birre, prodotti agricoli, confetture, salumi di ogni tipo.
Elisa Dorrier col marito Davide Chevrier
Società

E’ un bilancio in chiaroscuro quello degli espositori del padiglione enogastronomica di questa 1014/a edizione della Fiera di Sant’Orso. In piazza Plouves accanto all’atelier degli artigiano professionisti anche quest’anno hanno trovato spazio le aziende che sul territorio danno il meglio di sé nel realizzare dolci, vini, birre, prodotti agricoli, confetture, salumi di ogni tipo.

Oltre cinquanta stand che sono uno spaccato dell’imprenditoria locale sul fronte della piccola “industria alimentare” valdostana. E al secondo giorno di Fiera, sono molti gli espositori che sottolineano una minor propensione delle persone a spendere. “C’è più cautela nell’acquisto – dice Luciano Bisson di Malaugusta di Gressan – le persone assaggiano e acquistano solo se particolarmente colpiti dal prodotto. Comunque per noi la Fiera è un’ottima vetrina e, dopo la sperimentazione del 2013, quest’anno lanciamo il progetto dell’auto raccolta delle mele che potrà essere fatta da agosto a settembre a seconda del tipo di mela”.

Sulla stessa linea d’onda anche Elisa Dorrier dell’azienda agricola Genuinus di Nus: “La giornata di ieri è stata sottotono. Oggi c’è più movimento, anche se un bilancio definitivo potremo farlo solo domenica sera. Fra i prodotti nuovi che abbiamo presentato per la Fiera, è piaciuta molto la tisana di Sant’Orso fatta solo con frutti di bosco prodotti da noi”.

“Con la neve sta arrivando più gente – dice Amanda Buzzi, della pasticceria Buzzi di Nus – se non altro per stare al riparo o per scaldarsi. Comunque non ci lamentiamo dell’andamento delle vendite. I clienti sono molto interessati al nostre Pane dell’Orso, che abbiamo presentato per la prima volta nel 2000 e che da allora proponiamo tutto l’anno anche in pasticceria”.
 

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