Sono cambiati i confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La modifica è diventata ufficiale dopo che il Decreto emanato dal Presidente della Repubblica nel mese di maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La proposta di modifica era nata dall’esigenza di avere confini facilmente riconoscibili, coincidenti con strade, torrenti o crinali di montagne. I nuovi confini sono il frutto del confronto avvenuto tra il Parco e i diversi amministratori locali interessati.
I nuovi confini vedono un Parco leggermente più piccolo di prima. Sono state cedute zone antropizzate, come villaggi, con però un miglioramento qualitativo rispetto ai confini precedenti. Sono state ottenute aree di grande interesse naturalistico (i lariceti con latifoglie di Chevrère-Buillet di Introd, i boschi di larice con pino cembro e le brughiere del vallone dell’Urtier a Cogne, il bosco di Sysoret, habitat ideale per Linnaea borealis a Aymavilles) o di significativo valore paesaggistico e culturale (i castagneti secolari di Noasca e Locana).
Soddisfatto Giovanni Picco, presidente del Parco:“L’evento raggiunge due obiettivi: l’aggiornamento dei confini in rapporto alla qualità della biodiversità, rinunciando da un lato ad esercitare criteri più rigorosi per le aree urbanizzate, pur nel rispetto dell’esigenza di tutela dei patrimoni naturalistici più importanti”.
"Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di questo Decreto – sottolinea il presidente della Regione Augusto Rollandin – si definiscono una situazione e un metodo di assoluta rilevanza su una questione, i confini del Parco del Gran Paradiso, che ha visto, negli anni, momenti di forte polemica. La rinuncia poi di circa 47 ettari, pari allo 0,07% dell’area protetta, da parte del Parco del Gran Paradiso è compensata dai 153 ettari che passeranno al confinante Parco del Mont Avic”. Il Piemonte acquista invece 75 ettari in più.
"Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di questo Decreto – sottolinea il presidente della Regione Augusto Rollandin – si definiscono una situazione e un metodo di assoluta rilevanza su una questione, i confini del Parco del Gran Paradiso, che ha visto, negli anni, momenti di forte polemica. La rinuncia poi di circa 47 ettari, pari allo 0,07% dell’area protetta, da parte del Parco del Gran Paradiso è compensata dai 153 ettari che passeranno al confinante Parco del Mont Avic”. Il Piemonte acquista invece 75 ettari in più.