Flamma ha spiccato il volo. Il piccolo gipeto, nato in Valsavarenche, è il terzo a lasciare il nido, dall’inizio della nidificazione dei gipeti nell’area protetta.
Il nome Flamma è stato scelto dai bambini delle scuole primarie della Valsavarenche, della Val di Rhêmes e della Valgrisenche durante la giornata conclusiva del progetto di educazione e divulgazione ambientale "Sulle ali del gipeto", a cui hanno partecipato nell’anno scolastico 2013-2014.
Flamma è figlio di una coppia dei genitori, formata dal maschio "Michegabri", rilasciato nel Parco delle Alpi Marittime nel 2006, e da una femmina, di cui non è stato possibile finora determinare l’identità. L’inizio della cova è stato accertato dai guardaparco della Valsavarenche ad inizio di febbraio e il monitoraggio del nido è stato assiduo in questi mesi, con la schiusa dell’uovo avvenuta il 30 marzo e l’attesa per l’involo che è avvenuta 129 giorni dopo, leggermente in ritardo rispetto ai consueti tempi che prevedono lo stesso entro i 120 giorni.
Il gipeto, uno degli avvoltoi europei di maggiori dimensioni, è stato reintrodotto sulle Alpi negli anni ’80, dopo l’estinzione avvenuta appunto agli inizi del ‘900. Flamma, di cui non si conosce ancora il sesso, rimarrà per alcuni mesi nel territorio dei genitori e insieme continueranno ad essere costantemente osservati dal personale di sorveglianza dell’Ente Parco.
I dati raccolti e le osservazioni effettuate saranno trasmessi, per l’archiviazione e la loro gestione, alla banca dati del monitoraggio internazionale di questa specie (International Bearded Vulture Monitoring) curata dalla Fondazione per la conservazione dei Vulturidi (VCF), per il tramite dell’Ufficio Fauna e flora dell’Assessorato all’Agricoltura e risorse naturali della Regione Valle d’Aosta.