Premio Au cœur de la reprise, premiate le quattro donne protagoniste della ripartenza

Sono Erika Centomo, Romaine Pernettaz, Dilva Rollandin e Carolina Zimara le quattro donne protagoniste, secondo il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, della ripartenza nel periodo della Pandemia. A loro è andato, infatti, il premio Au cœur de la reprise.
Romaine Pernettaz
Società

Sono Erika Centomo, Romaine Pernettaz, Dilva Rollandin e Carolina Zimara le quattro donne protagoniste, secondo il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, della ripartenza nel periodo della Pandemia. A loro è andato, infatti, il premio Au cœur de la reprise.

Per il settore imprenditoriale-professionale sono state selezionate le azioni portate avanti da Erika Centomo e Romaine Pernettaz, mentre per il settore sociale-medico-sanitario, il premio è invece andato a Dilva Rollandin e Carolina Zimara. Ciascun premio è accompagnato da un riconoscimento economico, rispettivamente da 3.000 e 2.000 euro per il primo e il secondo posto, da destinare alle attività premiate.

“‘alta qualità delle candidature – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin, a nome dell’Ufficio di Presidenza – è il segno di quanto il protagonismo femminile sia importante nella fase di ripartenza che dobbiamo costruire. Sono azioni molto significative e spesso poco evidenziate: per questo crediamo sia importante raccontarle e farle comprendere.”

Per il settore imprenditoriale-professionale, il primo premio è stato assegnato alla fumettista Erika Centomo su proposta dell’associazione Dora Donne in Valle d’Aosta, per le tante attività realizzate durante il periodo di lockdown con una particolare attenzione verso i giovani. La motivazione: “La creatività non come un rifugio, ma come uno strumento per affrontare e superare le difficoltà: Erika Centomo ha proposto anzitutto ai più giovani degli spazi di sperimentazione che, nonostante la distanza, sono diventati luoghi di scoperta. Nelle sue mani e con le sue parole, il fumetto si tramuta in un modo per aiutare i ragazzi a metabolizzare quanto accade intorno a loro: il premio viene assegnato anche per la capacità di dare il giusto peso alla tecnologia, mettendola al servizio dell’espressività e dell’esplorazione di nuove forme di pensiero.”

Il secondo premio è stato assegnato alla cartolibraia Romaine Pernettaz, su proposta di Confcommercio VdA, sottolineando la sua energia nel trovare strade alternative per continuare la propria attività intorno al mondo del libro e della scuola. La motivazione: “Una febbrile capacità di reinventarsi e di trovare nuove forme di vicinanza, insieme al rifiuto di cedere alla forza maggiore dell’emergenza: Romaine Pernettaz ha ribadito, con intelligenza e determinazione, il ruolo fondamentale che il commercio al dettaglio può avere nelle nostre comunità. Il suo lavoro ha rimesso al centro il valore del libro come strumento di scoperta e di incontro; il premio viene assegnato anche per l’attenzione e l’energia spese nei confronti della scuola, affiancando insegnanti e studenti nel sostegno al fondamentale diritto allo studio.”

Per il settore sociale-medico-sanitario, il primo premio è andato a Dilva Rollandin, responsabile di quattro strutture residenziali psichiatriche valdostane, in una candidatura presentata dall’associazione DIAPSI. La motivazione: “Affrontare il distanziamento senza che diventi isolamento, trovando strade nuove da far percorrere anche ai più fragili: il lavoro di Dilva Rollandin, coordinatrice delle strutture residenziali psichiatriche di Châtillon, Sarre e Pontey, è stato un esempio di come affrontare l’emergenza unendo impegno, condivisione e capacità di trasformazione. Il premio va a lei e a tutto il personale delle residenze, capaci insieme di mantenere la centralità della relazione umana con gli utenti e le loro famiglie nonostante la continua evoluzione delle difficoltà.”

Il secondo premio è stato assegnato a Carolina Zimara, autrice del video “Se la violenza non si ferma, non ci fermiamo neanche noi!”, con la candidatura presentata dal Centro donne contro la violenza. La motivazione: “Un’iniziativa corale, efficace e capace di tessere una rete di supporto per chi vive una difficoltà ulteriore nel periodo di isolamento: il video realizzato da Carolina Zimara per comunicare i servizi del Centro donne contro la violenza durante il lockdown ha unito l’esigenza informativa a uno slancio collettivo, divenuto strumento di vicinanza. Il premio viene assegnato per aver individuato un’opportunità anche nel quadro della crisi, che diventa un’occasione per la creazione di relazioni rese più preziose dall’emergenza.”

Il premio ha visto la presentazione di 13 candidature, che sono state valutate dall’Ufficio di Presidenza – composto dal Presidente Bertin, dai Vicepresidenti Aurelio Marguerettaz e Paolo Sammaritani, e dai Consiglieri segretari Corrado Jordan e Luca Distort – sulla base della capacità di reazione all’emergenza attraverso iniziative originali ed efficaci, radicate sul territorio e adatte a essere un esempio per altre ripartenze.

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