Quartiere Cogne cambia volto, il Governo approva il progetto di riqualificazione

L’intero importo richiesto dal Comune di Aosta - poco meno di 15 milioni di euro - è stato ammesso a finanziamento via decreto interministeriale, ed il progetto di riqualificazione urbana dello storico quartiere è stato selezionato tra i 271 meritevoli in tutta Italia.
Società

Annunciata a metà marzo, la riqualificazione globale del quartiere Cogne ipotizzata dall’Amministrazione comunale – con il progetto rientrante nel “Programma qualità dell’abitare” – è ora più vicina.

È stato infatti comunicato ieri che l’intero importo richiesto dal Comune di Aosta, pari a poco meno di 15 milioni di euro, è stato ammesso a finanziamento, ed il progetto di riqualificazione urbana dello storico quartiere operaio è stato selezionato tra i 271 meritevoli in tutta Italia.

Per il Comune di Aosta, in qualità di soggetto proponente, e per l’Azienda Regionale di Edilizia Residenziale, quale soggetto attuatore – si legge in una nota da piazza Chanoux –, si aprono le porte ai fondi previsti dal Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.

Ai fondi complessivi inizialmente previsti – 400 milioni di euro – si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il progetto di Aosta si è classificato in 84ª posizione.

Ricevuta comunicazione dell’ammissione al finanziamento – fanno sapere dall’Amministrazione –, si apre ora ufficialmente la cosiddetta “Fase2”. Entro 240 giorni dalla pubblicazione del decreto dovranno pervenire, dai soggetti finanziati, i progetti del livello di progettazione che l’Ente intende mettere a gara che l’Alta Commissione verificherà entro i successivi 90 giorni.

La proposta con cui Aosta ha partecipato al bando è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino per quanto riguarda progettazione, studio e ricerca delle soluzioni progettuali idonee a soddisfare le finalità del Programma “Qualità dell’Abitare”, e con il professionista incaricato Atelier Projet Studio Associato che ha messo punto il progetto.

Gli interventi nel quartiere

All’interno del quartiere l’asse principale di via Colonnello Alessi connetterà nuovi servizi, attività terziarie e commerciali e le riqualificate palazzine Gazzera e Fresia, al momento in stato di abbandono o degrado.

L’intervento lungo il nuovo asse Est – Ovest che interesserà la strada la trasformerà dall’attuale destinazione veicolare a uno spazio destinato alla mobilità sostenibile ciclo-pedonale. Il percorso connetterà cinque aree del quartiere, sulle quali verranno attuate operazioni di recupero, introducendo a nuove funzioni pubbliche e a verde:

 

  • valorizzazione delle attività mercatali con cadenza settimanale, nelle aree attualmente utilizzate come parcheggi a raso lungo via Monte Cervino;
  • sviluppo dell’area sportiva attrezzata e del giardino lungo via Vuillerminaz;
  • rifunzionalizzazione delle aree su viale Gran Paradiso e viale Monte Bianco, in corrispondenza del Lotto V, passando dall’attuale destinazione a parcheggi a raso, a quella a verde pertinenziale e pubblico, con stalli a servizio delle nuove destinazioni per disabilità nei piani terra delle palazzine Gazzera e Fresia;
  • smantellamento e rilocalizzazione dei due edifici prefabbricati e conseguente ridestinazione a spazio pubblico delle aree attualmente recintate come pertinenza degli edifici stessi in place Soldats de la Neige;
  • sempre in place Soldats de la Neige riqualificazione dei locali a piano terra e dello spazio pubblico prospiciente la parte meridionale, con nuove destinazioni a commercio, terziario, servizi, associazionismo, anche in sinergia con il Bando ANCI “Fermenti in Comune”.

 

Il progetto contempla anche il recupero dell’autorimessa con accesso lungo via Liconi, attraverso l’adeguamento dei due piani interrati, attualmente inagibili, rendendo nuovamente disponibili 360 nuovi posti auto, che andranno per il 50% a compensare la riduzione dei posteggi a raso lungo l’asse centrale e negli spazi che il progetto recupera a funzioni pubbliche e ad aree verdi e per il restante 50% saranno a disposizione della città. L’autorimessa avrà anche la funzione di piattaforma intermodale, per favorire l’utilizzo del bike sharing e dei mezzi di trasporto pubblico locale.

Il progetto, poi, prevede interventi importanti di recupero edilizio ed energetico di alcuni edifici storici del quartiere. Le palazzine “Gazzera” e “Fresia” saranno oggetto di una ristrutturazione complessiva, mentre gli edifici tutelati “Stura-Filippini” e “Giacchetti” saranno oggetto di una riqualificazione energetica e delle facciate. Verranno, inoltre, realizzati 34 nuovi alloggi nei sottotetti nel complesso Giacchetti.

Infine, accanto agli interventi del programma “Qualità dell’Abitare”, si procederà alla demolizione degli attuali due grattacieli, mentre l’Arer prevede di realizzare nei prossimi anni importanti interventi di riqualificazione edilizia al fine di riqualificare il proprio patrimonio immobiliare.

A questo si aggiunge anche una proposta progettuale del consorzioTrait d’Union” per sviluppare le azioni che il Programma per la qualità dell’Abitare intende realizzare nel settore del welfare a favore della comunità coinvolta nel processo di riqualificazione urbana, attraverso l’attivazione di politiche del lavoro per la gestione delle manutenzioni, sgombero e pulizia negli alloggi gestiti dall’Arer e housing sociale.

Non un recupero del quartiere, un ripensamento

“Siamo comprensibilmente molto soddisfatti perché il provvedimento sancisce la bontà della proposta progettuale che abbiamo pensato per il quartiere Cogne – commenta il sindaco Gianni Nuti –. Non si tratterà di un mero recupero edilizio o urbanistico, ma di un ripensamento a 360 gradi dello spazio urbano e dell’anima collettiva che gli dà vita, comprensivo della valorizzazione delle storiche radici di matrice operaia che erano avvizzite, e che in virtù del protocollo siglato con la società Cas intendiamo riportare alla luce quale elemento fondante di una nuova identità condivisa all’interno del quartiere”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte