Raccordo A4/A5 Ivrea-Santhià, il Presidente della Regione chiede un incontro ad Ativa

Testolin si dice disponibile "al fine di trovare idonee soluzioni per affrontare insieme la problematica, affinché non vengano penalizzate le esigenze dei territori interessati".
Raccordo autostrada
Società

Dopo le associazioni imprendioriali a muoversi sulla chiusura della bretella di Santhià per i mezzi pesanti è il Presidente della Regione. Evidenziando “le proprie preoccupazioni per la criticità venutasi a creare”, inviando una nota ad Ativa e tutti gli interlocutori istituzionali ed alle organizzazioni di riferimento, Testolin si dice disponibile “al fine di trovare idonee soluzioni per affrontare insieme la problematica, affinché non vengano penalizzate le esigenze dei territori interessati”.

Chiusura ai camion del raccordo A4/A5 Ivrea-Santhià, la preoccupazione delle associazioni imprenditoriali

13 dicembre

Non bastavano le chiusure periodiche del Tunnel del Monte Bianco e alla prossima chiusura della tratta ferroviaria Aosta Ivrea, a complicare la mobilità da e per la Valle d’Aosta si aggiunge ora ‘istituzione del doppio senso di marcia a partire dalla metà del mese di gennaio 2024 nel Raccordo A4/A5 Ivrea- Santhià sulla carreggiata in direzione Ivrea, con il divieto di transito per i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate in entrambe le direzioni da domani 14 dicembre.

Una notizia che viene accolta con disappunto e preoccupazione da parte delle principali associazioni imprenditoriali valdostane (tra cui Adava, Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, CNA, Coldiretti) consci delle ripercussioni che queste limitazioni avranno sull’economia locale e la mobilità di residenti, turisti e imprese.

“Le restrizioni al raccordo A4/A5 avranno un impatto significativo sul turismo valdostano, già provato da altre criticità logistiche. È sufficiente considerare che sia sabato che domenica scorsi, in occasione del Ponte dell’Immacolata, a partire già dal primo pomeriggio, la rete autostradale valdostana era in sofferenza con una coda continua da Verrès sino all’innesto di Santhià.  – sottolinea il Presidente di Adava, Luigi Fosson – A volte mi domando che cosa spinga questi nostri ospiti e turisti a ritornare nei weekend successivi dopo un’esperienza di questo tipo. Come categoria chiediamo un’attenzione particolare a questa criticità per salvaguardare il turismo in Valle d’Aosta.”

Anche per il Presidente di Confcommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato: “Le nuove limitazioni al traffico influenzeranno pesantemente anche il settore commerciale. Soprattutto nei periodi di festività, una parte rilevante dei consumi e degli acquisti nel nostro settore sono effettuati da parte di turisti che raggiungono la città di Aosta e le molte località turistiche montane valdostane. Confcommercio invita le autorità a considerare soluzioni alternative per mitigare il disagio subito.”

“Il settore industriale valdostano sarà duramente colpito da queste nuove restrizioni.  – la previsione del Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Francesco Turcato. – La limitazione al transito dei mezzi pesanti comprometterà la catena di approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti industriali. Chiediamo un dialogo costruttivo con le istituzioni per trovare soluzioni che garantiscano la continuità operativa delle aziende e la sostenibilità del settore industriale in Valle d’Aosta.”

“A partire dal nuovo anno – si aggiunge al coro di preoccupazioni il Presidente di Cna Valle d’Aosta Andrea Caruso – l’unico modo per raggiungere la nostra regione sarà per mezzo del trasporto su strada, con un aumento notevole di traffico su gomma. Questi lavori andranno sicuramente ad intensificare i rallentamenti autostradali rendendo ancora più complicati gli spostamenti da e per la nostra regione. Siamo consapevoli che è fondamentale salvaguardare la sicurezza delle persone e degli utenti, ma, proprio per questo, sarebbe stato auspicabile un monitoraggio delle infrastrutture più puntuale, un coordinamento nella pianificazione lavori più attento e sul lungo periodo, in modo da non doverci trovare come ora una regione quasi inaccessibile.”

Le associazioni imprenditoriali ricordano come le infrastrutture autostradali siano un bene di interesse pubblico e come per questo sarebbe stato auspicabile un confronto preventivo con l’Amministrazione regionale se non anche con le organizzazioni di rappresentanza degli operatori economici.

Anche la Chambre Valdôtaine – assieme a Unioncamere Piemonte – esprime “forte preoccupazione”. “L’intervento – si legge infatti in una nota – rende ancora più complessa una situazione infrastrutturale già di per sé delicata a seguito delle previste chiusure periodiche del Traforo del Monte Bianco, dei lavori al traforo del Gran San Bernardo, della prossima chiusura della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea per i lavori di elettrificazione e dei disagi conseguenti all’evento franoso che ha colpito il Traforo del Fréjus”.

“L’intervento previsto sul raccordo – spiegano i Presidenti della Chambre, Roberto Sapia, e di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia – è solamente l’ultimo tassello di un quadro che evidenzia la necessità di porre il massimo interesse su tutta la rete infrastrutturale del Nord Italia. Monte Bianco, Gran San Bernardo, Fréjus, Ferrovia e autostrada rappresentano infatti un importante snodo dal punto di vista dei collegamenti turistici, ma anche una fondamentale via di passaggio per le merci dirette sul mercato francese e svizzero e più in generale in Europa”.

“La fragilità dimostrata dalle reti di collegamento – chiudono – sta provocando inevitabili conseguenza non solamente ai diversi settori economici valdostani, ma, più in generale, per tutto il comparto produttivo del nord ovest e necessita quindi della massima attenzione oltre ad una attenta pianificazione degli interventi al fine limitare al massimo disagi per tutte le categorie produttive”.

Stop ai camion sulla bretella dell’autostrada Ivrea Santhià

12 dicembre

A seguito delle verifiche tecniche eseguite sulle strutture del viadotto denominato “Camolesa”, Raccordo A4/A5 Ivrea-Santhià, Ativa ha istituito il divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 19 tonnellate nel tratto compreso tra l’interscambio A4 – A26 di Santhià e lo svincolo di Albiano, in entrambe le direzioni, a partire dal 14 dicembre 2023.

“Per la gestione della viabilità durante il proseguimento dell’esecuzione dei lavori di adeguamento del viadotto in argomento, che prevede la demolizione dell’impalcato della carreggiata in direzione Santhià, a partire dalla metà del mese di gennaio 2024 sarà necessario istituire il doppio senso di marcia sulla carreggiata in direzione Ivrea, disponendo il divieto di transito ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, in entrambe le direzioni” spiega la società di gestione del tratto autostradale.

Con la predisposizione di opportuni segnali in itinere, ai mezzi pesanti provenienti dall’Autostrada A4 e dal Raccordo A26/A4 Stroppiana – Santhià e diretti verso Aosta, verrà indicato di proseguire sull’Autostrada A4 Torino – Milano in direzione Torino per raggiungere l’Autostrada A5 Torino – Aosta presso l’Interscambio di Settimo Torinese, ai mezzi pesanti provenienti da Aosta e diretti verso Milano/Alessandria/Genova, verrà indicato di proseguire sull’Autostrada A5 Torino – Aosta, in direzione Torino, al fine di raggiungere l’Autostrada A4 per Milano e l’Autostrada A21 per Alessandria e Genova.

Sul sito internet della Società verranno progressivamente aggiornate le informazioni relative ai cantieri anche in relazione ai possibili ritardi che gli stessi potrebbero subire nel caso si dovessero presentare condizioni meteo incompatibili con la regolare esecuzione delle lavorazioni.

Una risposta

  1. Fare i lavori mentre il tunnel era chiuso era troppo facile??? Ah no la bretella da santhia serviva per far arrivare i turisti a vedere la discesa libera…

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