Referendum vigili del fuoco, la regione nega la caserma: si vota nel camper

"E’ l’ennesima dimostrazione della scarsa e irrispettosa considerazione che la regione ha nei confronti del personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco" scrivono in una nota De Belli della Cgil e Martinod del Conapo.
Referendum consultivo Vigili del Fuoco
Società

I vigili del fuoco voteranno in un camper allestito di fronte alla caserma se tornare o meno sotto lo Stato. 

“Purtroppo l’Amministrazione regionale della Valle d’Aosta ha formalmente negato ai suoi Vigili del Fuoco la possibilità di effettuare il referendum all’interno della caserma di Aosta, nonostante fosse stato chiesto ai sensi dello statuto dei lavoratori e in forma consultiva”. scrivono in una nota Igor De Belli della Cgil e Demis Martinod del Conapo.

“E’ l’ennesima dimostrazione della scarsa e irrispettosa considerazione che la regione ha nei confronti del personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, già ribadita negli anni, e che non fa altro che confermare la necessità del percorso intrapreso. Ma non ci facciamo intimorire, abbiamo allestito un camper proprio davanti alla caserma di Aosta e il referendum noi lo facciamo lo stesso, se la regione nega il diritto di espressione ai propri dipendenti e cittadini noi glielo restituiamo perché siamo convinti dell’importanza della consultazione qualunque sia l’esito”.

I rappresentanti sindacali dei Vigili del fuoco si chiedono, quindi, “quale sarebbe stata la difficoltà per la regione ad autorizzare il referendum in caserma visto che non son previsti costi a carico dei cittadini e i pompieri vi partecipano liberi dal servizio, ci auguriamo non sia un tentativo di repressione del pensiero mascherato da cavilli burocratici e sarebbe buona cosa che il presidente Antonio Fosson desse risposte ai suoi Vigili del Fuoco”.

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