Rhêmes-Saint-Georges, un’aquila reale ferita pronta a spiccar nuovamente il volo

L'animale sarà a breve liberato, dopo esser stata curato presso il Centro recupero animali selvatici di Quart. Al suo rilascio sarà dotato di un anello di riconoscimento e le sarà applicato un dispositivo GPS attraverso cui raccogliere importanti dati sui suoi movimenti.
Immagine di archivio - Aquila reale - Ph di Giampaolo Palladino
Società

E’ pronta a spiccare nuovamente il volo l’aquila reale ritrovata ferita e curata presso il Centro di recupero degli animali selvatici di Quart. Si tratta di una femmina di circa tre anni, ferita in seguito a uno scontro con altri esemplari della sua specie e recuperata lo scorso mese di gennaio a Rhêmes-Saint-Georges dal personale del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Dopo le cure veterinarie iniziali è stata trasferita in un’apposita voliera per la riabilitazione al volo.

“Al suo rilascio, l’aquila reale sarà dotata di un anello di riconoscimento – spiega una nota –  e – grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale dello Stelvio, con il Max Planck Institute for Ornithology di Radolfzell (Germania) e con la Stazione Ornitologica Svizzera di Sempach – le sarà applicato un dispositivo GPS attraverso cui raccogliere importanti dati sui suoi movimenti”.

I dati raccolti confluiranno nel progetto denominato Ecologia e dispersione dell’Aquila reale (Aquila chrysaetos) sulle Alpi, il cui obiettivo è di chiarire l’habitat e la demografia del selvatico sull’arco alpino, al fine di ottimizzare la protezione e la conservazione di questa specie così carismatica.

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