Si chiama “Risk – Resilienza, Informazione, Sensibilizzazione e Comunicazione verso i Cittadini”, ed è il Piano Integrato Tematico – parte del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia – Francia “Alcotra” 2014/20 – presentato ieri mattina, lunedì 11 febbraio a Palazzo regionale.
Sul tavolo 8 milioni 978mila 824 euro destinati ad iniziative di prevenzione dei rischi naturali in montagna, strutturata in un “ Polo di competenze e conoscenze transfrontaliero” che coinvolge, oltre alla Valle d’Aosta, anche il Piemonte, la Liguria e la Francia.
Una “politica di attenzione al rischio” condivisa
“È importante riuscire a individuare e condividere strategie che diano continuità a iniziative che da tempo vengono portate avanti in realtà montane, come la Valle d’Aosta – ha spiegato l’Assessore agli Affari europei Luigi Bertschy –. I Fondi europei e le sempre maggiori competenze delle strutture regionali ‘Affari europei’, ci permettono dunque di dare una risposta concreta a tali esigenze ma anche di guardare al futuro per condividere una ‘politica di attenzione al rischio’ che sappia però tenere conto delle difficoltà che avanzano, cercando di dare soluzioni comuni e trasversali, in particolare attraverso la strategia 2021-2027”.
Una maggiore comunicazione
Stefano Borrello, Assessore alle Opere pubbliche, punta invece su una maggiore comunicazione del rischio, “fondamentale in questa fase molto delicata e con rischi emergenti correlati al contesto di cambiamento climatico”.
Implementazione che non può fermarsi ad un territorio solo: “Questo è il momento giusto per avviare una riflessione strategica transfrontaliera – prosegue Borrello – volta a di individuare linee di azione politiche attive e attente destinate alla definizione del concetto di ‘rischio socialmente sostenibile’, tenendo conto delle diverse normative in vigore nei vari Paesi, Italia, Francia e Svizzera, e della cultura di un popolo”.
Più formazione e strategie “su misura”
“Coinvolgere la popolazione nella gestione dei rischi naturali, attraverso la formazione degli operatori e una comunicazione che sfrutti tutti i canali – spiega invece l’Assessore all’Ambiente del Piemonte Alberto Valmaggia – è l’impegno profuso dalla Regione Piemonte nel Pitem Risk, all’insegna di una collaborazione transfrontaliera e interregionale e nell’ottica di una programmazione rivolta anche al prossimo settennato”.
Giacomo Raul Giampedrone, Assessore ligure alla Protezione civile e Difesa del territorio, chiede “strategie partecipate”: “la politica di oggi deve partire proprio dal cittadino – ha spiegato –, dalle sue esigenze e dalle sue necessità, per mettere in campo azioni e strategie ‘su misura’, in particolar modo quanto parliamo di politiche che riguardano la Protezione civile e quindi la sicurezza di tutti noi. Strategie partecipate e pianificate rassicurano l’Amministratore di turno sulle decisioni prese ma soprattutto producono azioni che arrivano direttamente alla salvaguardia dei cittadini che è il nostro compito principale”.
“È un progetto ‘bottom-up’ – è il commento di Anna Merlin, Consigliera delegata ai Progetti Europei e Internazionali della Città Metropolitana di Torino – quindi avrà sicuramente una sua sostenibilità. Come Città Metropolitana ci concentreremo in particolare sulla creazione di Piani di Protezione civile partecipati con il coinvolgimento diretto di tutta la popolazione e sulla formazione degli Amministratori locali”.
“I nostri paesi vivono in un territorio particolare, la montagna – ha spiegato invece il Sindaco di Chambéry, nonché Eurodeputato Michel Dantin –, sconvolta dal cambiamento climatico. Per gestire i rischi, questo progetto ci aiuta a educare le persone e prepararle per queste situazioni. Inoltre, il progetto Alcotra ci dà un’immagine concreta dell’Europa, permettendoci di raggiungere e interpretare il vero spirito dell’Unione europea: imparare gli uni dagli altri e condividere le informazioni”.