Un’altra azienda in crisi in Valle d’Aosta. Da ieri mattina, infatti, i 44 dipendenti della Rossignol di Verrayes, che da 25 anni produce bastoncini da sci, sono in sciopero ad oltranza, indetto dai sindacati per protestare contro la prevista cessazione dell’attività produttiva ad ottobre. L’astensione dal lavoro è prevista fino al 20 giugno, data in cui è in programma un incontro tra la proprietà e i sindacati.
Nel frattempo i lavoratori effettueranno un presidio permanente di protesta davanti ai cancelli dello stabilimento. Secondo quanto riferito dai sindacati il titolare della Rossignol di Verrayes ha annunciato che a ottobre l’attività produttiva cesserà con conseguente licenziamento del personale. Secondo quanto si è appreso, l’intenzione é di arrivare ad una fusione con la Spf Scott di Gignod, altra azienda che produce bastoncini da sci, con riassorbimento solo di una parte dei dipendenti Rossignol.
A far scattare le ire dei sindacati e dei dipendenti sarebbe stato il fatto che nei mesi scorsi il titolare aveva fatto presente i problemi dell’azienda legati ad un sovradimensionamento delle capacità organizzative che avrebbe avuto bisogno di essere ridimensionato, ma aveva altresì garantito che non ci sarebbero stati problemi fino ad ottobre.
La notizia della chiusura di ottobre è dunque arrivata come un fulmine a ciel sereno, anche per l’assessore regionale alle Attività Produttive Leonardo La Torre che si è detto sorpreso per quanto avvenuto. La Torre che ha sollecitato un incontro con la proprietà che dovrebbe svolgersi già in settimana precisando inoltre che la Regione ?vuole capire cosa vuole fare la proprietà e che è indispensabile tenere alta la guardia?.
Società
- Aosta
- 26 Luglio 2024
- di Redazione AostaSera
