Sanità: riaprono gli ambulatori di Psichiatria a Morgex, Donnas, Verrès e Châtillon

Dopo un 2019 difficile l'Usl è riuscita a ingaggiare tre nuovi medici per riaprire il servizio nei Poliambulatori del territorio. Il primo a riaprire è stato quello della Valdigne, gli altri saranno attivi un venerdì a settimana per ognuno. In vista, per il futuro, l'inserimento di due nuovi specialisti.
Il Poliambulatorio di Donnas
Società

Un 2019 difficile, che si “accende” però sul finire dell’anno.

Dal 22 novembre scorso, infatti, sono stati riaperti gli ambulatori di Psichiatria sul territorio valdostano a partire da quello di Morgex cui seguiranno a stretto giro quelli di Donnas, di Verrès e di Châtillon rispettivamente il quarto, il primo, il secondo ed il terzo venerdì di ogni mese.

“Siamo riusciti a riaprire tutti gli ambulatori sul territorio – ha spiegato la dottoressa Anna Maria Beoni, Responsabile del Centro Disturbi del Comportamento Alimentare della Struttura Complessa di Psichiatria dell’Usl – grazie a tre nuovi medici, uno psichiatra e due specialisti in medicina d’emergenza e psicoterapie nelle istituzioni, che è equipollente per svolgere l’attività territoriale, che hanno già lavorato in diverse strutture in Italia”.

Una riapertura che rappresenta la fine, si diceva, di un anno complicato ma anche un nuovo inizio: “Gli ambulatori saranno aperti dalle 9 alle 17.30 – prosegue Beoni –, ed il servizio è organizzato per riuscire a garantire tante visite al giorno nello stesso luogo. Quest’anno è stato per noi molto difficile, perché dal primo gennaio a oggi abbiamo dovuto chiudere a causa di un problema che purtroppo è una realtà nazionale: di psichiatri ce ne sono pochi. Ora abbiamo anche due specializzandi, uno dei quali finirà il suo percorso nel 2020 e la seconda tra quattro anni, che potranno essere inseriti”.

Un segnale in controtendenza non solamente numerico: “Oltre a poter garantire nuovamente il servizio – chiude la dottoressa Beoni – ora abbiamo inserito tre nuove figure che hanno scelto la Valle d’Aosta anche per la qualità della vita”.

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