Il mistero torna da domani a Courmayeur con la XV edizione del Noir in Festival.
La fortunata formula del più importante festival europeo del genere, con proiezioni, presentazioni di libri e incontri con i personaggi, si arricchisce quest’anno di un importante appuntamento che richiamerà nella cittadina ai piedi del Monte Bianco alcuni fra i più importanti protagonisti del genere noir: “non un convegno – come tiene a precisare Giorgio Gosetti, direttore del festival – ma un’occasione straordinaria che riunirà personaggi del calibro di Giorgio Faletti, Carlo Lucarelli, Giancarlo De Cataldo o ancora Barry Gifford, Raymond Benson per discutere e analizzare il successo avuto dal genere noir negli ultimi anni e immaginare il futuro?. L’appuntamento con il convegno internazionale è nelle mattine del 9, 10 e 11 dicembre.
In parallelo, con ?la rassegna dei grandi?, torna, per il secondo anno, il Mini Noir, il festival dedicato agli spettatori più piccoli.
Tra gli appuntamenti attesi dai bambini ma non solo, l’anteprima, del nuovo film fantasy di Walt Disney, le ?Cronache di Narnia? in programma per sabato 10 dicembre alle ore 18.
A precedere il grande evento, un incontro, sempre rivolto ai più piccoli, con il grande maestro d’armi Renzo Musumeci Greco che insegnerà l’arte del duellare nello stile di Zorro o di d’Artagnan.
A discutere con i ragazzi arriveranno poi rispettivamente giovedì 8 e venerdì 9 alle ore 17.30, il regista Gabriele Salvatores e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi.
La giuria della rassegna dei grandi, presieduta quest’anno da Jeffrey Deaver e composta fra gli altri dall’attore americano Val Kilmer e dall’attrice Barbora Bobulova, dovrà confrontarsi con 10 film, tra i quali il sudcoreano, The Red Shoes, i danesi Adam’s Aoebler e Pusher 3, il francese, Les âmes grises, l’italiano Piano 17 o ancora il polacco, Pitbull.
Tra gli scrittori che animeranno il noir in festival, l’ispiratore di David Lynch, Barry Gifford, la scrittrice Kate Mosse, il cileno Roberto Ampuero o ancora gli italiani Gianni Farinetti, Margherita Oggero.