Si celebra anche in Valle la Giornata della Legalità

In Valle d'Aosta le istituzioni hanno ricordato la giornata riconducendola al tema del rispetto delle regole in questo momento storico. Testolin: "Le valdostane e dei valdostani che in questi mesi hanno dato un bell’esempio di senso civico e di attenzione alle norme".
Lo striscione appeso da Donatella Corti, Referente Libera Vda
Società

Ricorre oggi, sabato 23 maggio, la Giornata nazionale della legalità, celebrata in ricordo delle stragi di Capaci e di via d’Amelio del 1992, costate la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo, al giudice Paolo Borsellino e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.

“E’ importante ricordare tutte le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità, anche in questo particolare momento della nostra storia in cui – come ha dichiarato la professoressa Maria Falcone – sorella del magistrato ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992 – si è scelto di celebrare il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia recente”. “Medici, infermieri, esponenti delle forze dell’ordine, insegnanti, militari, volontari della Protezione civile, farmacisti, commercianti, rider, impiegati dei supermercati. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro ordinario impegno mostrando un’etica del dovere che richiama uno dei più grandi insegnamenti che ci ha lasciato Giovanni Falcone”.

“Il pensiero di legalità – dichiara il Presidente della Regione Renzo Testolin – ci riconduce, in questo particolare momento storico, al comportamento rispettoso delle regole e del prossimo che ha caratterizzato l’atteggiamento delle valdostane e dei valdostani che in questi mesi hanno dato un bell’esempio di senso civico e di attenzione alle norme”. “Con questo ringraziamento alla comunità valdostana – ha continuato Testolin – credo che sia importante ribadire che questo senso di responsabilità e di osservanza delle regole continui in tutti gli ambiti nel prossimo futuro in modo che le nostre azioni possano così onorare concretamente l’esempio lasciatoci dai giudici Falcone e Borsellino”.

“In questo momento, il nostro vissuto legato all’emergenza sanitaria e sociale drammatica che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, può essere elaborato attraverso quei valori di responsabilità, solidarietà e impegno che i giudici Falcone e Borsellino ci hanno insegnato. E proprio attraverso l’etica e la responsabilità possiamo trovare conforto e un significato positivo alle nostre azioni quotidiane in un momento di forte impegno emotivo e psicologico” è il commento  dell’Assessora all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili Chantal Certan.

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