Di omogeneizzazione di servizi al cittadino si parla anche in una seconda delibera in esame alla Giunta regionale, inviata anche questa al vaglio del Cpel e della V commissione, diretta a stabilire le modalità di calcolo dell’IRSE (Indicatore Regionale della Situazione Economica) suddividendole in relazione alle caratteristiche degli utenti ai quali si rivolgono le prestazioni previste dalle politiche sociali a rilevanza regionale.
“Le modifiche, tutte migliorative per il cittadino – spiega la nota dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali – introducono un sistema che omogeneizza il calcolo delle provvidenze incluse nell’Indicatore regionale ai fini della compartecipazione alla spesa sociale per i minori, le persone non autosufficienti e i loro familiari, nonché per l’accesso all’assistenza economica”.
Per quanto concerne i minori, non sarà più considerato quanto percepiscono i minori disabili nell’accesso ai servizi e alle prestazioni economiche. E’ sostenuta in modo più incisivo la non autosufficienza, tenendo in considerazione le esigenze dei nuclei familiari che includono persone non autosufficienti al di sotto dei 65 anni.