La riunione c’è stata, ma i risultati attesi non sono arrivati. Non manca l’amarezza di fondo, leggendo il comunicato che Conapo – il Sindacato autonomo dei Vigli del fuoco – e Fp Cgil hanno inviato stamane alle redazioni dei giornali.
“Nel pomeriggio di venerdì 23 agosto – scrivono – il Presidente della Regione Antonio Fosson ha convocato le Organizzazioni Sindacali rappresentative del Comparto Unico per discutere uno dei nodi da sciogliere riguardanti il Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco: le differenze retributive rispetto ai colleghi del Corpo Nazionale. Se la convocazione poteva rappresentare uno spiraglio di speranza per i vigili del fuoco valdostani non si può dire altrettanto della riunione”.
L’Amministrazione infatti, continuano le parti sociali “si è presentata alla riunione senza una bozza di documento e neppure con un’analisi dei costi da affrontare, ma ha convocato le Organizzazioni Sindacali per sapere in quale direzione muoversi”.
Stessi diritti tra Corpo nazionale e regionale, e la guida dello Stato
“La posizione dei Vigili del Fuoco della Valle d’Aosta è molto chiara – spiega Igor De Belli, segretario Fp Cgil a seguito dell’incontro –: vogliono il Corpo Nazionale e gli stessi diritti di cui ora sono privati. Solo quando ci sarà un documento con una proposta valida e scritta si potrà valutare in assemblea”.
E aggiunge: “Appare ancora molto lontana anche solo la partenza di questo percorso visto che il Presidente ha confermato che al momento non sono previsti stanziamenti ad hoc nel documento di bilancio di previsione per l’anno 2020. Infatti, se da un lato Fosson asserisce che i soldi non sono un problema, dall’altra Fanizzi, segretario generale della Regione, afferma che le risorse devono ancora essere trovate“.
Nessun risposta dopo (quasi) un anno
“È passato quasi un anno dalla manifestazione dei pompieri sotto il palazzo della Regione – commenta invece Luca Pison, Segretario regionale Conapo – e dopo l’incontro di venerdì non possiamo che constatare che l’Amministrazione non sa ancora come muoversi. Noi vigili del fuoco sappiamo che 30 consiglieri su 34 vogliono che il Corpo rimanga valdostano, ma anche che la Regione non è stata capace di rispettare gli impegni presi a giugno e di relazionare quindi alla competente commissione l’onere economico derivante entro i 30 giorni promessi”
“Purtroppo qualcuno può aver pensato che la nostra richiesta di tornare alle dipendenze del Corpo Nazionale fosse solamente una provocazione, una sfida – chiude Pison –, che presuppongono però l’esistenza di una controparte in grado di raccoglierle e conseguentemente di reagire. Noi non staremo ad aspettare ulteriormente: insieme a Fp Cgil abbiamo comunicato al Presidente della Regione che in mancanza di valide proposte entro il 30 settembre i Vigili del Fuoco riprenderanno la mobilitazione in ogni forma ritenuta utile”.