Stop al corso di laurea specialistico di Psicologia. Scattano la polemica e i dissensi.

Il CdA dell’Ateneo valdostano ha deciso di non trasformare il corso ai sensi del D.M. 270/04. Il Consiglio di Facoltà di Psicologia non ci sta e accusa “si apre clima di incertezza anche per tutti gli studenti iscritti ad altri percorsi di laurea”
Il Magnifico rettore dell'UNI VdA Pietro Passerin d'Entrèves
Società
Fa discutere la chiusura del corso di laurea specialistica della Facoltà di Psicologia all’Università della Valle d’Aosta. “La chiusura svaluta di fatto la credibilità e l'immagine dell'Università nel suo complesso" evidenzia lo stesso Consiglio di facoltà interessato e che deve accettare così la decisione assunta dal Consiglio dell’Ateneo nella seduta dell’11 novembre. L’incontro aveva ad oggetto l’esame delle proposte pervenute dal Senato Accademico di trasformazione dei corsi di laurea dell’Ateneo ai sensi del D.M. 270/04.  L’istituzione e l’attivazione dei corsi di studio prevedono il raggiungimento di requisiti qualitativi e quantitativi ai quali le strutture didattiche devono adeguarsi entro il prossimo anno accademico, ponendo l’accento in particolare sui requisiti necessari di docenti.
In particolare per il passaggio ai requisiti dettati dal D.M. 270/04 “sarebbe necessario incrementare di 5 unità il personale docente della Facoltà con un conseguente importante impegno economico" – si legge in una nota del CdA dell'Ateneo che "per l’andamento non progressivo del numero degli iscritti negli ultimi anni e del fabbisogno finanziario, non ha ritenuto opportuna la trasformazione”. Saranno tuttavia garantite sessioni di laurea fino all’esaurimento dei laureandi.
Su proposta del Senato Accademico, inoltre, non saranno mantenuti i due corsi di laurea attualmente attivati dalla Facoltà di Scienze della Formazione. “Di conseguenza – continua la nota – anche in considerazione delle incerte indicazioni nazionali in merito al riordino del corso di laurea di Scienze della Formazione, si è deciso di trasformare il corso di laurea in Scienze dell’Educazione ai sensi del DM n. 270/2004, fermo restando che in caso di riforma della laurea per i maestri la priorità sia data a quest’ultima”.
"Tale decisione e soprattutto le modalità e la velocità con cui è stata intrapresa – replica in una nota il Consiglio di facoltà di Psicologia – denunciano l'estrema aleatorietà e variabilità dell'offerta formativa erogata da questo ateneo, delineando un pericoloso clima di incertezza anche per tutti gli studenti iscritti ad altri percorsi di laurea. Inoltre, il corso di laurea in psicologia rappresentava l'unica opportunità specialistica dell'intero ateneo, e la sua soppressione svaluta di fatto la credibilità e l'immagine dell'Università nel suo complesso". Per il Consiglio di Facoltà che ha rigettato all'unanimità le dimissioni presentate dalla Preside, Maria Grazia Monaci, e che ha deciso di “richiedere la revisione di tale decisione", la chiusura oltre a violare gli impegni presi con gli studenti al momento della loro iscrizione al corso di laurea triennale “impedirà di conseguire la Laurea Magistrale in Psicologia, titolo necessario per iscriversi all'Albo degli psicologi, esercitare la professione di psicologo e accedere alle scuole di specializzazione post laurea riconosciute dal Miur e abilitanti all'esercizio della professione di psicoterapeuta".

Le priorità delle scelte strategiche per lo sviluppo dell’Università della Valle d’Aosta sono impostate  sugli obiettivi strategici di sviluppo per il triennio 2010/2012 e fanno perno in secondo luogo sulle esigenze di razionalizzazione “considerando – spiega il Rettore Pietro Passerin d’Entrèvesche il finanziamento ministeriale subirà un decremento, e tenendo conto della necessità, per il posizionamento strategico dell’ateneo nell’ambito del sistema universitario nazionale e internazionale, di sviluppare un segmento magistrale che possa dare risultati significativi sotto il profilo della domanda formativa e degli sbocchi occupazionali. L’idea del Consiglio è quella di ipotizzare percorsi di secondo livello usufruibili da studenti provenienti da diversi corsi di laurea attivati presso l’Ateneo”.

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