Sull'onda delle proteste di centinaia di migliaia di connazionali in patria, una piccola parte della comunità rumena della nostra regione sta manifestando ad Aosta, in piazza Chanoux, contro la decisione del governo a guida socialdemocratica di depenalizzare i reati di abuso di ufficio e corruzione.
"Siamo un gruppo di cittadini che si è organizzato sui vari gruppi Facebook dove si riunisce la nostra comunità in Valle d'Aosta – spiega Mirela Neagu, una delle venti persone presenti – ci siamo trovati qui alle 14 e ci riuniremo di nuovo domani tra le 14 e le 18".
Il governo rumeno, la scorsa settimana, di fronte a manifestazioni mai così nutrite dal 1989, ha ritirato il decreto d'urgenza. "Hanno promesso di portare la discussione in parlamento – spiega Neagu – ma con il nostro sistema maggioritario il Partidul Social Democrat ha la maggioranza, nonostante il 61 per cento di astensione alle elezioni dello scorso dicembre".
Il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker aveva chiesto al governo rumeno di desistere con questo progetto "per non compromettere i passi in avanti fatti finora". Nel frattempo, dopo alcune defezioni nella squadra di governo, il primo ministro Sorin Grindeanu ha manifestato l'intenzione di restare in sella, portando avanti la riforma della giustizia.