Tagliato il nastro della nuova galleria di servizio e sicurezza del Traforo del Gran San Bernardo

Il tunnel - inaugurato nella mattinata di oggi, sabato 9 luglio, sul versante svizzero dell'infrastruttura - è dotato di meccanismi e impianti all’avanguardia. Per il nuovo corridoio di sevizio è stata stanziata una cifra complessiva di circa 59 milioni di euro.
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Società

Italiano e francese si mescolavano in un vortice di entusiasmo e di soddisfazione all’imbocco svizzero del Traforo del Gran San Bernardo, divenuto più sicuro ed efficace rispetto al passato grazie all’edificazione di un nuovo corridoio di servizio e sicurezza. Il versante vallese del paese di Bourg-Saint-Pierre è stato oggi, sabato 9 luglio, teatro dell’inaugurazione del nuovo annesso, frutto di un lavoro di progettazione e costruzione quasi ventennale che corre in parallelo alla galleria principale per oltre sei chilometri e che garantirà, grazie all’ampia schiera di unici vie di fuga, una maggiore qualità di fruizione a tutti gli utenti dell’infrastruttura italo-svizzera.

L’inaugurazione della galleria
L’inaugurazione della galleria

I rapporti con la frontiera

Inscindibilmente legato alla storia millenaria e alla vitalità quotidiana dell’Europa e scavato nel lontano marzo del 1964, il Tunnel del Gran San Bernardo rappresenta tanto per la Valle d’Aosta quanto per il cantone Vallese un’opera cardine sia dal punto di vista della mobilità umana sia dal punto di vista dei rapporti interpersonali e comunicativi.

“Si tratta di un momento importante per ambedue le nostre nazioni perché nato da una presa di coscienza del recente incremento del traffico automobilistico e dalla memoria della gravità di alcuni incidenti verificatisi in passato, tra i quali quello che ha interessato nel marzo del 1999 il Traforo del Monte Bianco rappresenta forse il più emblematico e drammatico – ha commentato il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz -. È da questo che trae origine la consapevolezza che le infrastrutture locali abbisognano di cura e di manutenzione continue nonché di equipaggiamenti e adeguamenti che, come questa galleria, possano essere utili a salvare delle vite in caso di catastrofe“.

Erik Lavevaz e Roger Dubach
Erik Lavevaz e Roger Dubach

Il tunnel di sicurezza

Il nuovo corridoio di sevizio, per la cui costruzione è stata stanziata una cifra complessiva di circa 59 milioni di euro, garantisce non soltanto migliori condizioni di lavoro per il personale in loco implementando il sistema di ventilazione e protezione di impianti e reti di alimentazione ma permette anche l’evacuazione diretta degli utenti in caso di emergenza agevolando l’accessibilità da parte del personale e isolando l’intera opera evitando la propagazione di incendi e fumo provenienti dall’incidente.

“L’opera di realizzazione di tale complesso non ha riscontrato, nel corso di un ventennio, significativi rallentamenti dal tecnici e logistici, riuscendo però a innalzare il livello di protezione della galleria a beneficio tanto di pendolari e turisti quanto dei dipendenti e dei professionisti che vi lavorano – ha dichiarato il presidente della società concessionaria italiana SITRASB nonché vicepresidente della società di gestione SISEX, Edy Avoyer -. Oggi volge a conclusione un percorso lungo ma vitale e, contemporaneamente, vanno ad aprirsene molti altri volti a mantenere il buon funzionamento del traforo, i quali ci vedranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni impegnati in investimenti economici e umani finalizzati a viaggiare e comunicare nel modo più sicuro possibile”.

Edy Avoyer
Edy Avoyer

La gestione del Traforo

A seguito dell’apertura ufficiale negli Anni Sessanta, il tunnel del Gran San Bernardo viene amministrato tramite un trattato bilaterale volto a garantire i rapporti tra le due frontiere e in scadenza nel prossimo 2034.

“Le nostre Commissioni, che con il tempo hanno moltiplicato gli incontri annuali e stretto varie cooperazioni tra i due territori valdostano ed elvetico potenziando la gerenza del tunnel grazie a interventi e controlli costanti, sono già proiettate verso un brillante futuro di relazione proficua e duratura – ha dichiarato il Conseiller d’État del Canton du Valais, Franz Ruppen -. Attualmente, il nostro tunnel, uno dei quattro accessi principali del traffico alpino in Svizzera nonché gioiello essenziale di valorizzazione dei reciproci patrimoni naturali e culturali delle sue due estremità, rappresenta e deve continuare a rappresentare un modello di salvaguardia e di successo in tutto il continente”.

Il taglio del nastro
Il taglio del nastro

Una risposta

  1. Forse sapere di chi è il progetto della Galleria , non sarebbe utile
    Rocksoil? Sistema Adeco-SR?

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