L’iscrizione del nome dell’avvocato Carlo Taormina nel registro degli indagati della Procura di Torino imporrà ad Annamaria Franzoni, ed anche al marito Stefano Lorenzi, di farsi assistere da un difensore diverso dallo stesso Taormina.
Quest’ultimo, infatti, non può essere indagato e difensore nello stesso procedimento; nei suoi riguardi, inoltre, é ipotizzato il concorso negli stessi reati – calunnia e frode processuale – attribuiti anche ai coniugi Lorenzi.