Si riaccende la polemica tra i sindacati e la Tecdis di Chatillon. Salta infatti l’accordo firmato con i sindacati lo scorso 30 agosto, accordo che tra i vari punti fissava il termine massimo del ritardo nel pagamento delle retribuzioni mensili e il monitoraggio continuo dell’azienda.
La causa di questa marcia indietro, secondo quanto affermato dagli stessi segretari Cgil Cisl e Savt, sarebbero i ripetuti ritardi nei pagamenti degli stipendi e l’assenza di nuovi elementi che facciano ipotizzare una possibile risoluzione della crisi.
Tempo fa una vendita di immobili annunciata dall’amministratore delegato della Tecdis Ettore Marezzi avrebbe dovuto portare liquidità nelle casse dell’azienda e quindi una boccata di ossigeno.
Il 15 novembre è prevista un’assemblea in azienda per valutare ulteriori proposte e il 30 novembre, giorno dello sciopero nazionale contro la Finanziaria, sono previste altre azioni.