Tour de France, la Valle d’Aosta si candida con il Valais ad ospitare una tappa

La candidatura, con il relativo dossier, è stata approvata oggi dalla Giunta. Costituito anche un tavolo di lavoro per valutare la partecipazione e avviare le attività necessarie per l'eventuale presenza della Vda a Expo Dubai 2020.
Tour de France
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Da Expo 2020 al Tour de France. La Valle d’Aosta scommette sui due grandi eventi. Per l’esposizione universale, in programma il prossimo anno a Dubai, la Giunta regionale ha deciso oggi di costituire un tavolo di lavoro fra assessorati per valutare la partecipazione e avviare le attività necessarie per l’eventuale presenza all’importante appuntamento.

Per il Tour de France c’è invece già un punto fermo, ovvero la candidatura congiunta con il Valais, con il relativo dossier, approvata oggi dalla Giunta.

“Stiamo lavorando intensamente per portare il Tour de France in Valle d’Aosta con la novità di una candidatura transfrontaliera tra Savoie, Valle d’Aosta, Valais e Haute Savoie, un evento di portata mondiale che rivestirebbe per la nostra regione un rilevante palcoscenico promozionale turistico e sportivo – spiega l’Assessore Laurent Viérin -. Abbiamo incontrato più volte la delegazione del Valais con la quale abbiamo predisposto un dossier congiunto che ha come immagine la figura di Maurice Garin, il valdostano di Arvier che fu il primo vincitore della prima edizione della Grande Boucle ed è molto conosciuto tra gli appassionati francesi di ciclismo”.

La tappa potrebbe abbracciare i paesi intorno al Monte Bianco e della “Savoie historique”. Le ipotesi di percorsi di diverso chilometraggio e altimetria prevedono la partenza da Bourg-Saint-Maurice e l’arrivo a Pila, la successiva partenza da Aosta con arrivo nella località di Verbier e ripartenza verso Chamonix.

Un primo incontro con gli organizzatori è in programma il 26 luglio a Tignes, in occasione del passaggio del Tour de France. Nel mese di settembre la candidatura ufficiale verrà poi consegnata a Parigi nelle mani del direttore del Tour, Christian Prudhomme.

“Il Tour  – ricorda Viérin – rappresenta il terzo evento sportivo mondiale dopo Olimpiadi e mondiali di calcio e poterlo ospitare ci permetterebbe di ottenere una grande visibilità in un contesto di fortissimo richiamo non soltanto sportivo ma anche turistico ed economico”.

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