Per sollecitare l’interesse del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, e del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Alfonso Pecoraro Scanio nei confronti della problematica del traffico dei Tir attraverso la Valle d’Aosta, il presidente della Regione Luciano Caveri ha inviato loro una lettera in cui ribadisce la posizione assunta dal Consiglio Regionale nella seduta del 6 ottobre 2005, sottolineando l’attenzione del Governo valdostano rispetto ad una tendenza che vede un aumento del transito dei mezzi pesanti.
?Questi dati – spiega Caveri nella lettera – pongono una serie di preoccupazioni non solo per quanto riguarda la sicurezza della circolazione, ma soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini. E’ quindi necessario che i Governi italiano e francese si adoperino per il completo rispetto delle regole definite per la riapertura del traforo del Monte Bianco e per una ripartizione equilibrata dei flussi di traffico tra Monte Bianco e Fréjus, così come stabilita dal vertice italo-francese di Périgueux del novembre 2001 e finora disattesa a svantaggio dell’asse valdostano?.
Caveri della lettera evidenzia inoltre l’importanze di una ?definizione, di concerto con le autorità regionali interessate sui due versanti della frontiera, di nuove misure finalizzate al contingentamento del numero dei Tir in transito attraverso i valichi alpini e alla gestione dei superamenti delle soglie stabilite?.
Sullo stesso argomento è intervenuto anche il Coordinamento Valdostano contro il ritorno dei TIR che in una nota, di fronte ai limiti di traffico superati, evidenzia come sia ?necessaria una risposta adeguata e unitaria da parte della Comunità valdostana. Per questo, non possiamo che dirci soddisfatti dell’iniziativa del Presidente Caveri di sollecitare, con una lettera ufficiale, i Ministri italiani dei Trasporti e dell’Ambiente. D’altra parte, però, siamo sorpresi e rattristati dalla notizia che la Giunta regionale intende modificare la legge regionale 27 maggio 1994, n. 20 (Trasporto di merci su strada e rispetto della salute, della sicurezza e dell’ambiente), senza procedere ad un preventivo confronto con le associazioni ambientaliste e i comitati dei cittadini, da anni impegnati sulla questione del traffico pesante nelle Alpi?.