Tumori, la Valle d’Aosta istituirà un tavolo oncologico permanente

La decisione è arrivata ieri nel corso di un incontro online. L'obiettivo è migliorare la rete assistenziale per tutti i malati di cancro che stanno vivendo un momento difficile anche a causa del Covid,
Marina Schiena e Alessandro Barmasse
Società

Per migliorare la rete assistenziale per tutti i malati di cancro che stanno vivendo un momento difficile anche a causa del Covid, la Valle d’Aosta avvierà un tavolo oncologico permanente.  La decisione è arrivata nel corso di un incontro online al quale ha preso parte l’Assessore Roberto Alessandro Barmasse ed organizzato dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Senior Italia FederAnziani e le Istituzioni locali abruzzesi.

All’iniziativa prenderanno parte rappresentanti degli oncologi medici, degli anziani e delle istituzioni sanitarie. L’obiettivo è quello di decisione è stata presa oggi un durante

“Siamo lieti di poter collaborare attraverso un tavolo tecnico rappresentativo delle varie specificità in ambito oncologico per poter elaborare e condividere nuovi percorsi diagnostici e terapeutici – sottolinea in una nota l’Assessore Barmasse -. Siamo al momento poco attrattivi dal punto di vista sanitario e la nostra posizione territoriale di confine, determina una fuga di molti medici specialisti verso la Svizzera e la Francia, economicamente più gratificanti. Stiamo lavorando affinché la sanità valdostana possa ritornare a rappresentare un polo sanitario di eccellenza e di forte interesse per tutto il personale sanitario.”

Fra le attività ordinarie del Parini fermate dal Covid, come ricorda la dottoressa Marina Schena, Direttore della Struttura Complessa Oncologia ed Ematologia Oncologica, c’è anche l’oncologia medica. “La telemedicina può essere una risorsa da utilizzare soprattutto se consideriamo la morfologia montuosa del nostro territorio. Va però implementata e regolamentata anche se non potrà mai sostituire al 100% le visite in presenza”.

Per Giordano Beretta, Presidente Nazionale Aiom “il Coronavirus ha reso ancora più palese l’assoluta necessità delle Reti e per questo abbiamo avviato un tour in tutta Italia per confrontarci con le istituzioni sanitarie locali”.

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