Sono 46 i profughi ucraini fino ad oggi accolti in Valle d’Aosta e registratisi nel centro di prima accoglienza di Chavonne a Villeneuve, gestito da Croce Rossa italiana. Nelle prossime 48 ore ne sono attesi altri 27 arrivi. Il dato è emerso questa mattina nella riunione del tavolo di coordinamento sull’emergenza in Ucrania, convocato dal Presidente della Regione Erik Lavevaz.
Fino ad ora le adesioni all’avviso pubblico della Protezione civile per la raccolta delle disponibilità all’accoglienza di profughi sono state 66 per un totale di circa 250 posti letto. “Un dato significativo che testimonia la generosità con cui i valdostani stanno vivendo questo momento – ha commentato il Presidente Lavevaz – spero che si possano reperire ulteriori spazi che ci consentano una serena gestione dell’accoglienza nel caso di un incremento significativo degli arrivi”.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle strutture regionali coinvolte (Protezione civile, Politiche sociali, Sanità e Salute, Affari di Prefettura), dell’Azienda USL, della Croce Rossa Italiana, della Caritas italiana, del CPEL, del Comune di Aosta, del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e della Caritas Diocesana e della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta.
Stop alla raccolta fondi della Parrocchia di Saint Martin de Corléans
Nel frattempo la parrocchia di Saint-Martin-de-Corléans comunica di aver sospeso la raccolta fondi, “in quanto mancano gli autisti dei Tir perché, essendo ucraini, quando rientrano in patria, vengono reclutati per combattere”. La parrocchia sta cercando autisti polacchi, “ma non sappiamo quando i tir potranno partire. Per questo la raccolta prosegue solo per le offerte in denaro (da consegnare in parrocchia), per un ospedale da campo con cui la parrocchia si è gemellata.