Un disegno di legge costituzionale per “arrestare” l’ondata di richieste di trasferimento ad altre regioni

La ?migrazione? dei comuni da una regione all'altra, un fenomeno in netta espansione, che sta interessando anche la Valle, potrebbe essere ostacolata da un disegno di legge costituzionale presentato in Parlamento. Lo ha...
Società

La ?migrazione? dei comuni da una regione all’altra, un fenomeno in netta espansione, che sta interessando anche la Valle, potrebbe essere ostacolata da un disegno di legge costituzionale presentato in Parlamento.
Lo ha ricordato ieri il ministro degli interni Giuliano Amato.
Questo strumento legislativo prevede, parallelamente al referendum effettuato dalle popolazioni interessate ad aggregarsi ad un’altra provincia o regione o addirittura comune, un analogo referendum per coloro che fanno parte della futura eventuale comunità ospitante.

Una prima formulazione del disegno di legge, intenzionato al correggere l’articolo 132 della Costituzione italiana, era stata varata dal Consiglio dei ministri in gennaio, ma a fine marzo il testo ha subito delle modifiche da parte del Consiglio dei ministri, che ha riformulato il provvedimento, prevedendo una più ampia espressione delle volontà di tutte le popolazioni interessate, comunali e provinciali.

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