Uno spazio web aperto, di condivisione, proiettato verso un domani in cui artigiani, produttori – ma anche hobbisti – possano mettere in mostra le loro produzioni, anche enogastronomiche, su una “piazza virtuale” capace di attirare curiosi ed appassionati.
Saltato il Marché Vert Noël 2020, vittima delle restrizioni dell’ultimo Dpcm per il contenimento della pandemia, Francesca Tarallo ha deciso di ingegnarsi e – senza sovrapposizioni con l’organizzazione dell’evento, che resta saldamente nelle mani del Comune di Aosta, impegnato a lavorare ad una nuova manifestazione più avanti nel tempo – “recuperare” un po’ di quello spazio altrimenti perduto.
Un “Marché Web”, si direbbe utilizzando un “calembour”, che nasce da Facebook per atterrare – questo è l’obiettivo – su un sito internet che vuole le produzioni valdostane al mondo, anche dopo il periodo natalizio.
Da qui la raccolta fondi, un “crowdfunding” sulla piattaforma gofundme, che si propone di creare “il Mercatino Virtuale di Aosta”: “Mi piacerebbe che questo mercatino virtuale – spiega Francesca – diventasse permanente ma soprattutto una vetrina che si affacci anche sulla nazione. È un po’ ambizioso. Nell’immediato ci sarebbe la volontà di ‘salvare’ un po’ la manifestazione originale di Natale, sospesa a causa del Covid, per poi abbracciare tutti”.
Ed è proprio l’“abbraccio” lo scopo – lontano da ogni lucro – che Francesca persegue: “Il mio obiettivo è quello di creare un ‘link’, perché io non vendo la pizza o il gelato. Vorrei riuscire a raccogliere una serie di esercenti che propone i propri prodotti, in un luogo in cui ognuno potrà scegliere ciò che più interessa loro. È un approccio che ho già sperimentato con il gruppo Facebook Oh my food!!! – una vera e propria “interconnessione” di chi fa delivery e asporto in Valle, comodamente in un’unica pagina – , e che per il mercatino vorrei fosse apparecchiato in maniera diversa, creando legami con gli artigiani, i produttori e anche gli hobbisti”.
Francesca non fa l’artigiana e non si occupa di cucina. Il suo spirito è un altro, e le risposte alla sua suggestione stanno cominciando ad arrivare: “In questo periodo difficile per tutti mi sono detta ‘inventiamoci qualcosa’ – spiega –, e non mi aspettavo una risposta del genere. C’è gente che una vetrina virtuale la vorrebbe, e anche chi vorrebbe aiutare a realizzare il sito. Ho ricevuto varie proposte, con tanto di prezzi, per costruirlo. Da una parte è anche per avere un mercatino di Aosta da ‘visitare’ una volta finito il periodo natalizio. E non per lucrarci sopra, men che meno in questo momento”.