UniVdA, tutto è pronto per la “Settimana pedagogica”

Con un fitto programma di eventi, laboratori, conferenze e seminari, dal 19 al 23 novembre, l'Ateneo valdostano celebra la “Settimana pedagogica - Educazione e diritti nel trentennale della dichiarazione ONU”.
Università della Valle d'Aosta
Società

Cinque giorni di eventi, laboratori, conferenze e seminari. È la “Settimana pedagogica – Educazione e diritti nel trentennale della dichiarazione ONU”, la serie di appuntamenti organizzati dalla sezione di Pedagogia del Dipartimento Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta.

Un fitto programma dal 19 al 23 novembre, con un obiettivo preciso: “Attraverso la Convenzione, – spiega Teresa Grange, Ordinaria di Pedagogia sperimentale presso l’ateneo valdostano – il bambino e la bambina, con la loro semantica desiderante, fatta di istanze di autenticazione, di relazionalità, di convivialità, di amicizia, di felicità, assumano voce piena e legittimità culturale, civile e pedagogica. Sensibilizzare alla conoscenza della Convenzione e riflettere sui valori di cui è espressione sembra quanto mai attuale, anche in una realtà apparentemente privilegiata come la nostra”.

Si inizia il 19 novembre alle 17.30 con la conferenza “Leggere per crescere, alla scoperta del piacere della lettura” con lo scrittore Claudio Comini, la responsabile della sezione ragazzi della Biblioteca Regionale Stefanina Vigna e il pediatra e referente “Nati per leggere Valle d’Aosta” Marco Debernardi.

La giornata-clou del 20 novembre è invece dedicata al seminario scientifico “Educazione e diritti dell’infanzia” che prevede, tra l’altro, la Lectio magistralis “Sulla tutela dell’infanzia, oggi” del professor Nicola Paparella, già Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e Ordinario di Pedagogia Sperimentale presso l’Università del Salento, tra i massimi esponenti della pedagogia dell’infanzia in Italia.

Nei giorni successivi sono previsti eventi sul diritto alla cultura, all’espressività e all’arte, nonché alla promozione delle competenze sociali e civiche delle alunne e degli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie del territorio valdostano, a cura delle studentesse e degli studenti del terzo e quarto anno del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Valle d’Aosta.

Giovedì 21 novembre è previsto un duplice appuntamento: alle 14.30 si inizia con una restituzione del tirocinio attivo sulle competenze sociali e civiche degli alunni svolto dagli studenti del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione. L’evento è coordinato da Giuseppina Timpano e ha la valenza di testimonianza orientativa per gli studenti delle scuole secondarie superiori interessati al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria.

Alle 17.30 invece è in programma un laboratorio di espressività corporea rivolto agli insegnanti delle scuole valdostane con la partecipazione di Dorothy Rollandin, presidente e insegnante de l’Institut de Danse du Val d’Aoste e di Enrico Bandito, musicista, docente e operatore musicale e con il coordinamento del docente UniVda Gianni Nuti.

Venerdì 22 e sabato 23 novembre sono previsti due eventi sul territorio. Il 22 alle 21.30 l’appuntamento è alla Cittadella dei giovani di Aosta per una serata di pensieri creativi e riflessioni in forma di teatro, musica, poesia e videoarte attorno al tema del disagio giovanile e delle differenze. L’evento è coordinato da Paola Gallotta, docente UniVda.

Sabato 23 novembre alle 9, infine, alla Tour de l’Archet di Morgex, è proposto un laboratorio di pratiche artistiche e una lettura musicata dal vivo del libro “L’uomo che piantava gli alberi”. Questi ultimi eventi, ai quali partecipano studentesse e studenti di Scienze della formazione primaria dell’UniVdA, sono a cura della Fondazione Natalino Sapegno Onlus con il supporto della compagnia teatrale Palinodie nell’ambito del progetto “Famille à la montagne”.

L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

UniVda, la presentazione della “Settimana pedagogica"
UniVda, la presentazione della “Settimana pedagogica”

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