Nell’attesa di eventuali passi indietro del Governo l’U.P.P.I VdA chiede a tutti i 18 comuni valdostani interessati di esentare da tale imposta i terreni agricoli per il 2015, in quanto la Valle d’Aosta è una regione interamente montana. Giovedì scorso, Jean-Claude Mochet, presidente Vicario dell’U.P.P.I. della Valle d’Aosta e segretario della Commissione fiscale nazionale, ha incontrato a Palazzo Madama il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Mauro Marino, al quale ha manifestato tutta la contrarietà dell’UPPI all’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli e alla mancata introduzione della local tax, in sostituzione dell’IMU e della Tasi.
Sulla legge di stabilità approvata nei giorni scorsi il rappresentante dell’UPPI ha espresso forte preoccupazione e giudizio negativo poiché il provvedimento non ripristina l’esenzione dell’IMU sui terreni agricoli di montagna, “con la conseguenza – si legge in una nota – che entro il 26 gennaio 2015, i valdostani, non coltivatori diretti, saranno chiamati a pagare l’IMU sui terreni agricoli ubicati sotto i 600 mlm nei 18 comuni di Aosta, Arnad, Bard, Chambave, Champdepraz, Chatillon, Donnas, Fenis, Hone, Issogne, Montjovet, Nus, Pollein, Pont-Saint-Martin, Pontey, Quart, Saint-Vincent, Verrès, in un’unica soluzione e con l’applicazione dell’aliquota al 7,6 per mille”.
In particolare, Mochet sostiene che: “sia profondamente errato il criterio che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha introdotto per stabilire se un Comune esia montano o meno.
L’aver preso come limite di altitudine della casa comunale i 600 metri sul livello del mare per ritenere montano un Comune e non le caratteristiche morfologiche del territorio comunale nel suo insieme penalizza fortemente la popolazione valdostana che dovrà quindi pagare l’IMU in 18 dei 74 comuni valdostani”.