I festeggiamenti per i 15 anni del nido aziendale dell’Usl Le Marachelle sono rimandati.
La struttura, aperta il 19 aprile 2005, dopo due anni di attività preparatorie finanziate da fondi europei, può vantare il primato di essere stato uno tra i primi nidi aziendali di una realtà sanitaria.
Il progetto ha preso avvio dalla necessità di sostenere i dipendenti nella cura dei propri figli, con l’obiettivo principale di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Usl, con particolare attenzione a chi è soggetto a turni e reperibilità.
“Abbiamo pensato al nido come un servizio “cucito addosso” alle esigenze di un’azienda sanitaria e, pertanto, necessariamente caratterizzato da orari prolungati e molto flessibili, quindici anni fa un’eccezione, e mantenendo sempre prioritario il benessere dei bambini e delle bambine che frequentavano il nido”, spiega Anna Castiglion, responsabile dell’Ufficio Innovazione e Ricerca dell’Usl e referente del progetto “Le Marachelle” fin dal suo avvio.
“L’attenzione alle esigenze dei nostri lavoratori e lavoratrici continua ancora oggi. Infatti, per venire incontro alle esigenze di quei genitori – spesso nostri dipendenti entrambi – che, a causa di esigenze di lavoro devono utilizzare molto il nido, è stata introdotta una nuova opzione di frequenza, “full e fissa”, che garantisce una tariffa fissa e la frequenza libera”.
Dal primo settembre 2017 il nido, che può accogliere fino a 18 bambini, non è più gestito direttamente dall’Azienda USL, ma dalla cooperativa sociale “La Sorgente” di Aosta. Le Marachelle, come tutti i servizi per l’infanzia, è chiuso dal 3 marzo a causa dell’emergenza sanitaria COVID 19.
“I genitori, insieme ai loro bimbi e bimbe, le educatrici, la coordinatrice condividono in un gruppo Whatsapp, foto, video, giochi, attività, riflessioni, momenti felici e, purtroppo, anche tristi, visto il drammatico momento – conclude Anna Castiglion. Uno scambio quotidiano che ci aiuta a mantenere virtualmente aperto “Le Marachelle, mantenendo vivi contatti e legami anche in questo momento di forzata distanza.”