Vaccini, l’Usl si prepara a riaprire gli ambulatori. Il problema è la carenza di personale

L'Azienda si prepara alla riapertura in tutta la Valle per coprire le circa 2mila vaccinazioni sospese dall'emergenza, soprattutto per i richiami. Il Commissario Pescarmona: "Abbiamo circa 200 lavoratori in meno dell’anno scorso tra congedi, ferie, permessi della 104 e attività legate al Covid".
Siringa - Vaccini - vaccinazione
Società

Calmatesi le acque dopo l’onda lunga dell’emergenza Covid, l’Usl cerca di tornare alla normalità soprattutto per quel che riguarda la ripresa delle vaccinazioni.

Ripresa l’attività per quel che riguarda i neonati – con l’emergenza sanitaria che bruscamente interrotto il programma per la fascia 0/15 mesi – l’Azienda sta lavorando ora anche sui richiami, con, in vista, la riapertura a stretto giro della strutture ambulatoriali della regione.

A spiegarlo il Commissario Usl Angelo Pescarmona: “Le vaccinazioni sono già riprese, tra oggi e domani completeremo, assieme alla Direzione Area Territoriale il programma di riapertura non solamente dei quattro poliambulatori già operativi (Aosta, Morgex, Châtillon e Donnas, ndr.) ma anche degli altri spazi ad oggi ancora chiusi. Stiamo risolvendo la questione su quando sarà possibile riaprire, per coprire da un lato quelle circa duemila vaccinazioni non fatte durante il periodo Covid e per non ostacolare la riapertura delle scuole”.

La cui pressione sulle strutture sanitarie continua a sentirsi, anche nel caso delle vaccinazioni: “Ora dobbiamo riaprire tutto – prosegue Pescarmona –, il problema, però, è che abbiamo circa 200 lavoratori in meno dell’anno scorso per i decreti nazionali che prevedono il congedo parentale, ma anche per i 12 giorni di permesso in più definiti dalla Legge 104, che si aggiungono alle ferie estive e alle cinquanta persone circa che durante l’emergenza sono state destinate ad attività che lo scorso anno non c’erano e non erano pensabili, come quelle di pre-triage, o ancora quelle legate ai tamponi e agli screening”.

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