Sanità: da lunedì 18 maggio riprendono vaccini, screening e visite ambulatoriali

A ripartire sarà anche l'attività in sala operatoria, non solo per le urgenze. Le liste d'attesa sono destinate ad allungarsi, complici la carenza di personale - molto del quale confluito nella gestione dell'emergenza Covid -, il distanziamento sociale e la necessità di sanificare tra le visite.
USL - Guido Rey
Società

Ripartire, riprendere i servizi “congelati” dall’emergenza Covid, in un mondo che nel frattempo è cambiato ed è fatto ora di distanze, dispositivi di protezione, allungamenti dei tempi d’attesa.

L’Azienda Usl, a partire da lunedì 18 maggio, le vaccinazioni, le prestazioni ambulatoriali, gli screening e l’attività in libera professione. E, nel frattempo, riapre le attività chirurgiche in sala operatoria, che fino ad oggi funzionavano solo “in urgenza”.

Una riapertura non semplice: “Abbiamo una riduzione della forza lavoro – spiega il Commissario Usl Angelo Pescarmona – perché ci sono ancora dei dipendenti in malattia, non solo positivi al Covid, e per i provvedimenti nazionali sono aumentati i congedi parentali e per l’assistenza ai familiari, mentre si aprono nuove attività che ora dobbiamo svolgere, come l’apertura della struttura di Perloz e altro ancora. Ripartiamo con una forza lavoro ridotta e un’attività che sta aumentando, in un ventaglio più articolato. Spero comprendiate queste difficoltà”.

La videoconferenza stampa dell'Usl
La videoconferenza stampa dell’Usl

Il Direttore sanitario Pier Eugenio Nebiolo aggiunge: “Non possiamo non iniziare, perché ci sono una serie di utenti e di patologie croniche che non sono state prese in giusta considerazione per l’emergenza Covid. Abbiamo però un centinaio di posti letto che non possono essere utilizzati per le attività ordinarie, tra l’area medica e quella chirurgica, e una carenza di personale sia per le malattie, sia per le attività previdenziali ma anche perché una parte è destinata all’attività Covid, dalla prevenzione, ai contatti dei casi sospetti, il lavoro nelle tende, nell’area territoriale con le Usca e chi si occupa di tamponi e test. Personale che prima era destinato ad altre attività”.

Non solo: “L’altro problema – prosegue Nebiolo – è la disponibilità degli spazi. Per il distanziamento nelle visite e perché non si creino affollamenti nelle sale d’attesa alcuni ambulatori dovranno essere ridotti nella loro capacità di performance”.

Le operazioni chirurgiche

Ospedale Parini
Ospedale Parini

L’attività chirurgica riprende in entrambi i poli ospedalieri. Al Beauregard, da lunedì riapre tutti i giorni, dalle 8 alle 20, una sala operatoria per l’attività elettiva – l’altra, rimasta aperta, è sempre stata libera per l’urgenza – dove il grosso degli interventi in programma sono quelli di oculistica.

Altre attività chirurgiche, come la Chirurgia della mano e Senologia, sono rimaste attive anche durante la “Fase 1”.

Al “Parini” ci saranno invece tre sedute operatorie programmate a settimana, lasciando libera la sala per l’urgenza. Tre su cinque le sale operatorie riattivate “Perché abbiamo dei problemi di posti letto sia nell’area medica, sia in quella chirurgica” ha spiegato Chiara Galotto, Direttrice medica di presidio ospedaliero.

La sale saranno funzionanti dalle 8 alle 16 per garantire gli interventi non solo oncologici ma anche quelli più impegnativi, ma che hanno necessità di un decorso post-operatorio.

A riprendere, di conseguenza, anche le visite Anestesiologiche preoperatorie.

“È importante dire che riapriamo le attività operatorie ma siamo in sicurezza – prosegue Galotto –. I pazienti elettivi faranno il tampone a domicilio un paio di giorni prima dell’intervento. Gli urgenti, che non possono essere ‘tamponati’ prima, verranno avviati in un altro percorso se sono sospetti Covid, e vengono testati con tampone all’ingresso. Tutti dipendenti, sia gli infermieri sia i medici, sono stati sottoposti a tampone per garantire massima sicurezza per i colleghi e i pazienti da operare”.

La ripresa delle vaccinazioni

Il Poliambulatorio di Donnas

Riprende il programma vaccinale, soprattutto per quel che riguarda la prima infanzia: “Abbiamo avuto unvulnus’ sulla fascia da 0/15 mesi – ha spiegato Maurizio Castelli, Direttore del Dipartimento delle Discipline mediche –, che saranno i primi chiamati a partire da lunedì 18. Riapriremo prima il Poliambulatorio di Morgex, poi quelli di Châtillon e di Donnas. Cominceremo convocando telefonicamente le famiglie di bambine e bambini che hanno compiuto il secondo mese e non sono stati vaccinati, poi si procederà con chi ha interrotto il suo percorso a causa dell’emergenza”.

Gli accessi nel Poliambulatorio di Aosta in via Guido Rey saranno invece liberi su prenotazione, con l’obbligo della mascherina anche per gli accompagnatori dei bambini, ed evitando gli assembramenti.

Diverso il discorso per gli adulti, per i quali è prevista la vaccinazione – sempre da lunedì – solo su prenotazione e solo al Polo di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, previo triage.

Gli screening

Anche gli screening interrotti per l’emergenza riprenderanno, con la previsione di tempi – anche nello stesso esame – più lunghi. Dietro le necessità contingenti: oltre al distanziamento sociale, infatti, c’è anche la necessità di sanificare gli ambienti, con inevitabile dispendio di tempo.

Anche per le mammografie e i pap test la ripresa delle attività è fissata per lunedì prossimo. Mammografie che si terranno quattro giorni a settimana al Beauregard dalle 11 alle 20, con una previsione di un test ogni 20 minuti, rispetto agli 11 minuti di durata precedenti.

Sempre lunedì riprenderanno anche le visite e i controlli contro i tumori femminili nei quattro Poliambulatori: ad Aosta, in via Guido Rey, i giorni feriali dalle 8 a alle 14, erogando una prestazione ogni 15 minuti (prima si faceva in 6), mentre per le strutture di Morgex, Châtillon e Donnas l’attività si farà in sei ore quotidiane per tre giorni settimanali sia per la mammografia sia per il test alla cervice uterina.

Castelli spiega: “Prima recupereremo le persone le cui visite sono state sospese, poi faremo una valutazione di chi vuole presentarsi facendo un pre-triage”.

Le liste d’attesa

Come detto, i tempi di attesa sono destinati ad allungarsi: “Per le visite ambulatoriali – commenta il Direttore dell’Area territoriale-distrettuale Leonardo Iannizzi – riprendiamo con le abituali modalità di prenotazione. Cambiano i tempi il che inevitabilmente, purtroppo, porterà ad aumento dell’attesa. Per limitare l’accesso, invece, un gruppo di pediatri di Aosta si farà carico dei bambini che non hanno potuto essere vaccinati in questi due mesi, in sicurezza e in presenza di altri due pediatri”.

“Riaprono le attività ambulatoriali sia istituzionali sia di libera professione – prosegue Iannizzi –, con tutte le precauzioni sanitarie, e saranno mantenute le tende di triage. Per la parte operativa serve un rimaneggiamento delle liste d’attesa, perché non possiamo avere ‘tempi’ di prima.

Gli accessi devono essere scaglionati, con 3 mq di spazio per ogni persona presente. Le prestazioni previste in 20 minuti diventeranno di 30 e quelle da 30 a 40 minuti. Questo imporrà un allungamento dell’attività ambulatoriale e stiamo valutando, compatibilmente con la disponibilità del personale, di aprire anche nella giornata di sabato per prendere in carico le prenotazioni messe in stand by’”.

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