Valanghe, riaprono le strade ma il pericolo di distacchi resta forte

A Courmayeur è stata riaperta la Val Ferret, anche se solo per i mezzi di sgombero neve. A Valtournenche è stata riaperta definitivamente la regionale per Breuil-Cervinia, dopo la nuova chiusura immediata di ieri. Il pericolo è indicato di grado 4 lungo i confini con Francia e Svizzera, e 3 marcato nel resto della regione.
Immagine d'archivio
Società

Dopo le chiusure, dovute al maltempo e al pericolo valanghe – rischio diffuso su tutta la dorsale di confine con la Svizzera e con la Francia, e che resta in gran parte critica – cominciano a riaprire le strade valdostane.

A Courmayeur, il Sindaco Rota ha firmato l’ordinanza che dispone la riapertura della Strada della Val Ferret dalle ore 14 di oggi, 31 gennaio, anche se esclusivamente per i mezzi addetti allo sgombero neve.

Al termine delle operazioni, a partire dalle 15.30, la viabilità verrà invece ripristinata, ma solamente per i proprietari e possessori degli immobili e i gestori e dipendenti degli esercizi commerciali della zona.

A riaprire è anche la strada Larzey – Entrèves, visto il cessato pericolo valanghe. Resta invece vietata la circolazione pedonale dalla sbarra di La Palud a Planpincieux.

Valtournenche, riaperta la strada per Breuil-Cervina

La strada regionale della Valtournenche, riaperta ieri alle 17 e chiusa a stretto giro, vede la circolazione tornata alla normalità da questa mattina alle 10.30, nel tratto tra Singlin e Breuil-Cervinia. L’instabilità del manto nevoso aveva infatti consigliato prudenza mentre oggi, sentita la Commissione valanghe, si è proceduto alla riapertura. Resta invece ancora chiusa la circonvallazione.

Il bollettino valanghe

Mappa valanghe
Mappa valanghe

La previsione di pericolo mostra una situazione valanghiva comunque ancora critica per il distacco provocato, e problemi che derivano da una neve ventata e da strati deboli persistenti, con un nuovo distacco avvenuto proprio oggi, a Champoluc, senza conseguenze. Il pericolo è indicato di grado 4 – “forte” lungo i confini con Francia e Svizzera, e 3 “marcato” nel resto della Regione.

A confermare le preoccupazioni, e la necessità di tenere alta l’attenzione, era stato venerdì l’Assessore, con la delega al Territorio, Carlo Marzi che sottolineava come “La situazione sia molto delicata relativamente al rischio valanghivo sul territorio regionale con pericolo valanghe è valutato 4-forte sugli interi settori C e D (sulla dorsale di confine con la Svizzera da Valtournenche verso Courmayeur e da qui fino alle valli del Gran Paradiso). Il sistema di supporto ai Sindaci da parte delle Commissioni locali valanghe sta monitorando la situazione e indicando le necessarie misure gestionali da porre in essere in coordinamento con la competente struttura regionale dell’Assessorato Finanze, Innovazione, Opere Pubbliche e Territorio – Assetto Idrogeologico dei bacini montani”.

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