Le scuole medie di Valtournenche, in frazione Crétaz, saranno demolite e ricostruite ex novo.
Troppe le criticità che insistono su una struttura vetusta – finita anche al centro della turbolenza giudiziaria dell’indagine sugli appalti all’ombra del Cervino – che, ormai, non può più svolgere il suo compito.
A spiegare le ragioni dell’Amministrazione è la stessa Assessora alla cultura di Valtournenche Elisa Cicco: “I costi per mettere mano ad un edificio già molto vecchio, risalente agli anni ’70, per realizzare dei lavori di messa in sicurezza e messa a norma sarebbero quasi superiori a quelli da sostenere per demolirlo e ricostruirlo nuovo. È una scelta fatta anche per evitare di mettere dei ‘tacconi’ che potrebbero creare altri problemi, scegliendo di realizzare una scuola che possa durare ancora molto nel tempo”.
Cifre e tempi dell’intervento sono ancora un’incognita, la decisione è proprio solamente ai nastri di partenza: “È un’operazione che si farà in là nel tempo – prosegue Cicco –, e a breve verrà organizzata una riunione con le famiglie, l’Istituzione scolastica e tutti gli addetti, per illustrare gli intendimenti e le eventuali tempistiche che si possono prevedere”.
Sequestrate dalla Procura e poi restituite all’Amministrazione, la via è ora libera per progettarne un nuovo futuro: “In quell’edificio – spiega ancora l’Assessora – bisognava fare lavori di adeguamento sismico e antincendio. Ora che sono libere dal sequestro, l’intenzione è quella di confrontarci con la popolazione per condividere il futuro della struttura. I ragazzi sono stati già trasferiti in un edificio provvisorio sopra l’Oratorio di Valtournenche, anche perché abbiamo cercato di garantire loro il servizio, e che fosse in loco”.
E sui tempi non si sbilancia un desiderio, l’Amministrazione, ce l’ha: “La speranza è quella di riuscire a fare andare i ragazzi nella nuova scuola per l’anno scolastico 2020/21, ma è ancora troppo presto per dirlo”.