Valtournenche ha reso omaggio al fante Abele Secondo Tamone, nativo del paese e caduto nella seconda Guerra mondiale. Le spoglie del soldato hanno fatto rientro ai piedi del Cervino oggi, domenica 10 novembre, a distanza di 84 anni. La cerimonia organizzata per l’occasione era inserita nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il tributo al fante Tamone è giunto con una messa nella chiesa parrocchiale, seguita dalla commemorazione ufficiale nella piazzetta del Municipio, cui – oltre alle autorità e alle associazioni dei combattenti e degli alpini – hanno preso parte anche i familiari del caduto. Nel suo discorso, la sindaca Elisa Cicco ha evidenziato l’importante del ricordo e della pace, sottolineando come l’impegno e il sacrificio dei caduti siano un lascito fondamentale per la comunità e per le generazioni future.
Questo giorno rende onore a tutti i caduti in guerra e alle forze armate che ogni giorno hanno il compito di difendere il nostro Paese dai conflitti. – ha detto la Sindaca – Guerre che mettono in pericolo la vita di uomini, donne e bambini a causa di una strategia di violenza che porta a grandi dolori. La nostra Costituzione ricorda che l’Italia ripudia la guerra in quanto strumento di offesa alla libertà dei popoli e quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Ed è per questo che noi, parte politica, – ha aggiunto Elisa Cicco – dobbiamo essere promotori di pace come unica soluzione che deve avere coscienza di esistere e che può costruire un futuro. Verso i nostri figli, verso i nostri bambini, abbiamo doveri irrinunciabili: quello dell’esempio per prima cosa. Essere d’esempio per trasmettere i valori della persona, dell’unità, del rispetto, dell’accettazione… tutti sinonimi della parola pace”.
Un corteo ha quindi accompagnato la bara di Tamone al cimitero comunale, dove è stata tumulata nella tomba di famiglia, con un ultimo commosso saluto dopo la deposizione della corona del fante.