Vigili del Fuoco in stato di agitazione: “Proposta di contratto regionale irrispettosa”
I Vigili del Fuoco sono in “stato di agitazione”. Martedì 12 giugno è stata indetta un'assemblea unitaria – assai partecipata – con il personale dei Vigili del Fuoco della Valle d'Aosta, con un obiettivo: coinvolgere il personale sulle azioni da intraprendere riguardo la proposta di contratto regionale che, secondo Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Savt Fp, Fialp Sivder e Conapo, è irrispettosa nei confronti di tutto il personale dei Vigili del Fuoco.
Ad entrare nei dettagli sono i segretari delle sigle sindacali: Entrano nei dettagli i segretari: “Pretendiamo, alla stregua di quanto avvenuto già a livello nazionale, – scrivono in una nota le parti sociali – che anche in Valle d’Aosta venga riconosciuta ai Vigili del Fuoco quella specificità che ha portato il Governo nazionale a impegnarsi, affinché nel più breve tempo possibile si azzeri la differenza retributiva con le altre forze dell’ordine. Perché, quindi, non riconoscere anche al vigile del fuoco valdostano una pari dignità economica? Allo stato attuale, tenuto conto dei vari livelli e dei differenti anni di anzianità di servizio, la differenza retributiva, tra quanto da noi richiesto al tavolo regionale (che non era neanche da paragonare a quanto ottenuto dal corpo nazionale), e quanto proposto dall’amministrazione regionale, si attesta tra i 1.100 e i 5.300 euro annui in meno”.
Da qui la decisione di protestare: “Siamo a questo punto – scrivono ancora i Sindacati – nonostante tutte le promesse fatte e le rassicurazioni ricevute, già a partire dallo scorso anno. Quindi preso atto dell’impossibilità di giungere a un accordo tra le parti, l’assemblea, all’unanimità, ci ha conferito il mandato di indire lo stato di agitazione, chiedendo il riconoscimento della specificità dei vigili del fuoco da parte dell’amministrazione regionale attraverso un apposito percorso normativo legislativo, che adegui automaticamente dal punto di vista normativo ed economico le specifiche indennità fisse ed accessorie, previste per il corpo nazionale”.
Uno stato di agitazione che potrebbe perdurare: “Rimaniamo in attesa di essere convocati per la procedura di ‘raffreddamento’ – conclude la nota firmata da De Belli, Abram, Bizzotto, Albertinelli, Gaia e Demis –, quella procedura conciliatoria da mettere in atto in prefettura, utile a riavvicinare le parti per scongiurare lo sciopero. In seguito all’esito della quale decideremo in accordo con il personale dei Vigili del fuoco eventuali azioni e mobilitazioni”.