Arriva il primo podio per Federico Pellegrino: 2° a Davos

Sulla pista su cui ha vinto due volte, la sprint a tecnica libera di Davos si conferma ricca di soddisfazioni per il valdostano, secondo dietro l’imbattibile Klaebo.
Federico Pellegrino al traguardo a Davos
Sport

Sono la sua pista (qui ha vinto nel 2014 e nel 2015) e la sua tecnica. La sprint a tecnica libera di Davos si conferma per Federico Pellegrino ricca di soddisfazioni, con un fantastico secondo posto – primo podio stagionale in Coppa del Mondo per lui – alle spalle dell’imbattibile (in questa fase della stagione) Johannes Klaebo. Sono proprio loro due a fare la gara in finale, spaccando in due il gruppo, con Klaebo in allungo e Pellegrino in scia, staccato di 1”80 dai 2’28”07 del norvegese, con i due che si applaudono sportivamente al traguardo. Terzo il russo Bolshunov. 

Che Pellegrino fosse carico per l’appuntamento si era visto fin dal mattino, quando in qualifica aveva fatto registrare il terzo tempo con 2’24”83, dietro a Klaebo e Chanavat. Ai quarti di finale il poliziotto di Nus è inizialmente sembrato quasi in difficoltà, ma più per strategia che per condizione atletica, rimanendo imbottigliato attorno al terzo e quarto posto ma, quando le cose hanno iniziato a farsi serie, il valdostano è partito da par suo ed ha tagliato il traguardo secondo, ad un’incollatura da Baptiste Gros.

Il capolavoro, però, lo fa in semifinale, in una batteria di ferro: Klaebo, Ustiugov, Gros, Iversen e Jay. In una gara molto combattuta fino all’ultimo, Pellegrino si invola con Klaebo e va a prendersi con grande autorevolezza la finale.

Alla vigilia, l’incognita per Pellegrino era legata alla neve: “Da questo pomeriggio [ieri, ndr] è iniziato a nevicare e tutte le sensazioni che ho avuto oggi saranno, probabilmente, da dimenticare”, aveva scritto. “Sino allo scorso anno la neve nuova, fresca, non era la mia neve ma da quando ho vinto il mondiale di Lahti su quel tipo di condizione non posso più nascondermi perché so che posso fare bene anche su quel fondo più molle e lento. Non mi sembra male: sto bene e sono carico”.

Alle qualificazioni ha partecipato anche François Viérin, 62°.

In campo femminile niente da fare per Greta Laurent, che sfiora la qualificazione alle fasi finali con il 31° tempo, 3’03”00. Più lontana Elisa Brocard, 41° con il tempo di 3’04”82.

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