Non brilla, Federica Brignone, nella Discesa libera di oggi a Garmisch-Partenkirchen, sulla mitologica pista Kandahar, 26ª gara della stagione.
Tante le attenuanti della valdostana, che chiude in 18ª posizione, a 1”71 dall’elvetica Corinne Suter che vince la libera davanti alla connazionale Jasmine Flury. A partire dalla specialità, non la preferita della Carabiniera di La Salle che domani avrà però modo di rifarsi nel suo amato Super-G, fino al disturbo di stomaco che le ha fatto saltare, ieri, la seconda prova cronometrata.
Non solo, perché proprio domani – 30 gennaio – il Supergigante, sempre in terra bavarese, sarà l’ultima gara prima delle Olimpiadi di Pechino, quando Federica partirà, assieme ad altri dieci atleti valdostani, per la spedizione a cinque cerchi. La quarta, per lei.
Una prossimità che serve a Brignone per mettere “fieno in cascina”, senza rischiare troppo. La controprova arriva dalle assenze in questa libera: Mikaela Shiffrin, Lara Gut-Behrami, Ester Ledecká, Breezy Johnson e Petra Vlhová. E Sofia Goggia, naturalmente, che guida la classifica di specialità ed è al lavoro per riprendersi dall’infortunio subìto nel Super-G di Cortina d’Ampezzo.
A spiegarlo è la stessa Brignone prima della gara: “Io ho qualcosa da giocarmi e mi piace gareggiare. Sto sciando bene, ho bisogno di mettere quello che ho con la pressione addosso. Con tutte le assenze di oggi la FIS dovrebbe chiedersi se è il caso di organizzare una gara così a ridosso delle Olimpiadi”.
In pista, la valdostana è stata poco reattiva sugli sci, senza commettere comunque nessun errore. Una sorta di “prova generale” per domani, quando Garmisch ospiterà la gara preferita di Federica. Quel Super-G, tutto da giocarsi, con vista su Pechino.