Corsa, cinema e vino tra i filari del Grosjean Wine Trail

All'evento è stato presentato in anteprima il documentario realizzato dagli organizzatori della gara di Trail “MOT – Maira Occitan Trail” che si terrà dal 20 al 22 settembre nel territorio della Val Maira, in provincia di Cuneo, una delle più belle vallate dell’arco alpino occidentale.
Test Grosjean Wine Trail foto Davide Verthuy
Sport

Tra i filari della vigna Tzeriat, a Quart, dove sabato 12 ottobre si svolgerà il Grosjean Wine Trail, l’azienda svizzera Scott ha presentato giovedì 9 marzo la sua scarpa da Trail Running “Kinabalu 3” con un test aperto a tutti. L’evento organizzato dal Team Inrun in collaborazione con la famiglia Grosjean, ha visto la partecipazione di diversi appassionati della corsa che hanno potuto testare, su un tratto del percorso di gara, l’ultimo modello di scarpa da Trail per poi concludere il giro tra le vigne con un aperitivo dell’azienda vitivinicola.

Questo running test è stata l’occasione per presentare in anteprima, all’interno della sede dell’azienda, il documentario realizzato dagli organizzatori della gara di Trail “MOT – Maira Occitan Trail” che si terrà dal 20 al 22 settembre nel territorio della Val Maira, in provincia di Cuneo, una delle più belle vallate dell’arco alpino occidentale.

Test Grosjean Wine Trail foto Davide Verthuy
Test Grosjean Wine Trail foto Davide Verthuy

Fabrizio Giai, uno degli organizzatori e fondatori della gara ha presentato il video promozionale sulla MOT 3x50K, gara regina di tutti gli eventi del Maira Occitan Trail che si svolgerà in 3 tappe da circa 50 km e che percorrerà l’intero periplo della valle lungo i famosi sentieri dei percorsi Occitani per un totale di 150 chilometri e 8.110m di dislivello positivo. La Valle Maira è sempre stata “dimenticata” nei secoli e non ha mai goduto di un grande sviluppo economico per cui il suo territorio risulta genuino, a tratti selvaggio e dai panorami affascinanti che meritano di essere scoperti.

Tra i presenti al test e alla proiezione anche Andrea Barra, corridore della A.S.D. Valle Vairata e Daniele Calandri, atleta valdostano del team Inrun che  lo scorso anno aveva dominato tutte e 4 le tappe della gara, articolata ancora nella formula di 4 tappe da 40km ciascuna. Andrea Barra, oltre ad essere il protagonista del video, nelle vesti di videomaker ha scelto il valdostano per farne un promotore della nuova edizione visto anche il suo forte legame con quei territori.

Quella del MOT, quest’anno alla sua terza edizione, è una formula alternativa che prevede lo svolgersi della gara su tre giorni e nella quale ogni tappa simboleggia, a detta degli stessi organizzatori la filosofia e la storia dei luoghi in cui si svolge. La tappa numero uno è quella della fuga dalla montagna, sulle orme degli antenati che nel corso del secolo scorso hanno lasciato la Valle Maira o Macra, che è appunto sinonimo di povertà, per cercare fortuna in pianura o nel mondo, seguita dalla tappa del secondo giorno che simboleggia invece il ritorno alle terre alte e più selvagge.

Test Grosjean Wine Trail foto Davide Verthuy
Test Grosjean Wine Trail foto Davide Verthuy

La terza tappa, quella conclusiva, riporta invece alla vita attuale della Valle Maira, caratterizzata da una vocazione per l’outdoor e da un turismo lento, diffuso e rispettoso dell’ambiente. L’ultimo giorno di gara è anche quello che vede la partenza delle due gare “brevi”, il MOT 42k e il MOT 19k, nonché dell’Occitanwalk una passeggiata non competitiva aperta alle famiglie.

I servizi messi a disposizione dall’organizzazione, come i pacchetti completi per la sistemazione ed il soggiorno, i trasporti da e verso ogni partenza alla struttura di soggiorno, oltre all’accoglienza e la bellezza del territorio sono tra i punti di forza di questa gara che merita di essere sempre più conosciuta e apprezzata.

Per Fabrizio Giai si tratta di una gara che “merita di essere conosciuta per la storia del suo territorio e per i sentieri che non presentando tratti troppo tecnici si prestano molto bene ai corridori che amano correre sulla distanza.  Una dimensione più piccola rispetto a gare più conosciute ma che merita di essere valorizzata. Oggi che il turismo slow sta raccogliendo sempre più successo tra chi fugge la massa e cerca di apprezzare l’enogastronomia, la storia del territorio e le relazioni, l’esempio del MOT può essere una via da seguire per gli organizzatori di Trail per far conoscere e apprezzare meglio il proprio territorio”.

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