Courmayeur Winter Eco Trail: vincono Restorp e Tonetti, sul podio Bochicchio e Pont
Sono Petter Restorp e Scilla Tonetti i vincitori della quinta edizione del Courmayeur Winter Eco Trail – by Night, gara che si corre coi ramponi sulle piste del comprensorio di Courmayeur per 13 km con 1500 metri di dislivello. Sotto la pioggia sono stati 119 gli atleti al via.
Lo svedese è stato il primo ad arrivare al traguardo indoor del Courmayeur Mountain Sport Center dopo 1h27’59”, battendo, dopo un testa a testa serrato durato per più di metà gara, Lionel Chatelard ed il valdostano Erik Bochicchio (rispettivamente a 1’16” ed 1’19”), che ha provato sul traguardo a superare il francese in volata. Restorp conquista anche il Gran Premio della Montagna ai 2270 metri del Col Chécrouit, punto più alto del percorso, in 1h09’17”. “Ho partecipato a tutte le edizioni della Winter Eco Trail”, ha dichiarato all’arrivo, “e finalmente dopo il podio dell’anno scorso ho trovato la vittoria. Quest’anno c’era meno neve, ma per chi deve fare strada in testa non erano cattive condizioni. Sono riuscito a distanziare gli inseguitori nell’ultimo tratto della salita e poi ho lasciato andare le gambe in discesa”. Soddisfatto anche Erik Bochicchio che, dopo il secondo posto nel Trail del Marchesato, trova un altro podio: “Sono in una buona condizione, le gambe girano bene. Ho perso un po’ di terreno nell’ultimo tratto in salita e poi in discesa non sono più riuscito a recuperare”.
Vittoria e Gran Premio della Montagna anche per Scilla Tonetti, che ha condotto la gara fin dall’inizio ed ha vinto in 1h50’47”. Alle sue spalle completano il podio femminile l’ucraina Oksana Riabova (a 2’14”) e la valdostana Marcella Pont (a 6’16”). La lombarda, seconda al Tor des Géants 2018, non era presente alla cerimonia di premiazione, ma al traguardo ha dichiarato: “Quest’anno non avevo ancora fatto salite, quindi pensavo che non avrei tenuto il ritmo. Invece, a testa bassa, sono andata per la mia strada: ho faticato, ma sono molto soddisfatta della vittoria”.
Galleria fotografica a cura di Stefano Jeantet