E’ ancora Martine Michieletto la campionessa del mondo: in Sicilia arriva il titolo Muay Thai

In Sicilia, nella serata Evolution Fight, Martine si è trovata nuovamente di fronte la svedese Patricia Axling. Martine diventa così doppia campionessa del mondo in carica, avendo già portato a casa anche il titolo iridato Iska nel kickboxing K1.
martine michieletto
Sport

Martine Michieletto entra nella storia degli sport da combattimento. La pluricampionessa di Donnas ha conquistato ieri sera a Rosolini, in Sicilia, il suo settimo titolo mondiale, nel Muay Thai Full Rules, categoria 57 kg. Doppia campionessa del mondo in carica, avendo già portato a casa anche il titolo iridato Iska nel kickboxing K1.

In Sicilia, nella serata Evolution Fight, Martine si è trovata nuovamente di fronte la svedese Patricia Axling, che aveva già sconfitto in Messico in occasione del Mondiale Ifma.

“Una rogna” dice il tecnico Manuel Bethaz “Stiamo parlando del numero 3 al mondo, la miglior specialista del clinch. In Messico Martine stava perdendo ai punti, poi è riuscita a mettere a segno un colpo che ha portato al ko. Per questo, in vista di questo match, abbiamo azzardato, cambiato completamente preparazione atletica. Alla fine siamo stati premiati”.

A decretare ieri la vittoria di Martine il quinto e ultimo match dove la tenuta atletica della valdostana è sembrata migliore dell’avversaria. “Già nel quarto round c’è stato un calo della svedese, Martine è riuscita a mettere a segno i colpi più forti e a sfruttare al meglio gli allunghi”.

La sfida era però partita in svantaggio per la valdostana. Al termine del primo round una gomitata della svedese in mezzo alla fronte di Martine aveva provocato un taglio, con il rischio di un ko tecnico. “L’intervento medico ha definito il taglio non pericoloso e Martine era decisa a proseguire, anche se nei round successivi c’era la paura di essere fermata se il taglio fosse peggiorato a seguito di nuovi colpi”.

A vincere è stata alla fine la determinazione della valdostana, arrivata in Sicilia con alle spalle una preparazione atletica non certo ottimale. “Non l’ho detto prima perché non volevo fosse una giustificazione  – spiega Martine – ma con la palestra chiusa i miei allenamenti si sono svolti nella mansarda di casa”. Una condizione ben diversa da quella dell’avversaria, visto che in Svezia non c’è stato alcun lockdown. Soltanto il 20 luglio scorso un decreto ha reso nuovamente possibili poi i combattimenti in Italia. La valdostana si è trovata, quindi, a preparare un mondiale in un mese. “Un miracolo” sottolinea il tecnico Bethaz.

“E’ stato un match durissimo – prosegue Martine – una vera e propria guerra. Sono davvero contenta di averla vinta”.

La sfida verrà ora trasmessa su Rai Sport e negli Usa sulla Cbs.

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