La campionessa di sci alpino Federica Brignone già non è un passeggero qualsiasi, ma ancora più speciale era il bagaglio sbarcato con lei dal volo con cui, alle 12.20 di oggi, sabato 29 marzo, è atterrata all’aeroporto di Malpensa, di ritorno dagli Stati Uniti (via Parigi). Parliamo della Coppa del mondo assoluta, delle due di specialità (discesa e gigante) e di quella per nazioni. I frutti di una stagione che la stessa Tigre di La Salle ha definito “irripetibile”.
Ad accoglierla, assieme al suo fans club che non ha mancato di esprimere calore anche in quest’occasione, il presidente della FISI, Flavio Roda. Subito dopo l’ingresso nello scalo lombardo, per la Carabiniera, una conferenza stampa nelle sale del Terminal 1. “Mi sono emozionata lungo tutto l’inverno – ha detto Brignone – ed è un orgoglio e un onore aver raggiunto questi risultati”.
“Ho disputato 24 gare, ne ho vinte 10 con 16 podi complessivi e appena 3 ritiri – ha aggiunto – e a ogni fine settimana mi sono sorpresa per quello che stavo facendo. Specie su piste come Garmish dove non pensavo di andare così bene”. Sul “segreto del successo” di questa stagione, Federica non ha dubbi: “Sono riuscita a mettere il mio miglior sci in quasi tutte le manche, in quasi tutte le discese che ho fatto”.
“E quando ho trovato la mia sciata migliore – ha continuato la Tigre – ho vinto. Sapevo che dando il mio 100% sarebbe arrivato il risultato ma la posizione non dipende solo da me; però ogni volta alla partenza sono riuscita a concentrarmi sulle cose che mi servivano in quel momento e non su quelle che ti mettono pressione. E anche quello è stato sorprendente”.
Per il presidente federale Roda, “quello che ha fatto Federica quest’anno è ancora più di quello che lei ha raccontato. Arrivare a questa perfezione è quasi impossibile, ha saputo lavorare in un modo incredibile: ogni foto di una sua curva sembra un fotomontaggio. Per tutto lo sport italiano – non solo per la Fisi – è un fattore d’orgoglio avere un’atleta del genere. Ha saputo portare entusiasmo nello sci, che mancava da qualche tempo. Tutti – anche come ‘sistema montagna’ – la dobbiamo ringraziare: un grande sportivo aiuta tutto il nostro mondo”.
Dopo l’arrivo trionfale di oggi in Italia, domani, domenica 30 marzo, Brignone è attesa a Courmayeur, dove la pista 14 del comprensorio ai piedi del Monte Bianco le sarà intitolata ufficialmente. Un onore che nel nostro Paese è già stato tributato a Deborah Compagnoni a Santa Caterina Valfurva.
3 risposte
Tutto vero.
Ma io, essendo un lettore qualunque, a volte avrei piacere di leggere delle opinioni, anche diverse dal mio modo di vedere le cose, esposte da persone qualificate, proprio per riuscire a vedere ciò che da un punto di vista singolo non è possibile vedere.
In sostanza quello che mi manca è leggere delle opinioni al di là della mera notizia alla quale offrite un servizio più che soddisfacente.
La redazione di Aostasera ha riportato puntualmente tutti gli appuntamenti e le vicissitudini di Federica Brignone nel campionato svolto.
Nessun articolo speso per rimarcare l’impegno e il duro lavoro della campionessa che ha portato lustro alla nostra nazione e soprattutto alla nostra regione.
Qualcuno che scriva del suo tra tutti voi “giornalisti” di Aostasera lo vedremo mai?
Gentile lettore,
l’obiettivo di un giornale è fornire delle notizie ai suoi lettori. In questo senso, prendiamo il suo riconoscimento di aver “riportato puntualmente tutti gli appuntamenti e le vicissitudini di Federica Brignone nel campionato svolto” come una testimonianza dell’esserci riusciti. Fatico un po’ invece, forse perché non scrivo stabilmente di sport, a comprendere cosa si intenda con “rimarcare l’impegno e il duro lavoro della campionessa”. Tralasciando il fatto che dare conto di un risultato lunsinghiero includa implicitamente riconoscere allenamento e qualità, se il senso della sua osservazione è l’assenza di elogi all’atleta nei nostri articoli, difficilmente potrebbe essere diversamente, perché tra giornalismo e tifoseria c’è (ancora) differenza.
Cordialità.
Per la redazione,
Christian Diemoz