Il valdostano De Luca in rete nel derby della serie A svizzera di hockey

Ieri sera, dinanzi ai 6.775 spettatori della Gottardo Arena, “Tommy” De Luca si è tolto lo sfizio di siglare una delle cinque reti che hanno assicurato il successo dell’Ambrì Piotta su Lugano. L’ennesimo segnale di una stagione in evidenza.
Tommaso De Luca
Sport

C’è anche un po’ di Valle d’Aosta nel successo per 5-4 dell’HC Ambrì Piotta sull’HC Lugano, nel derby della massima serie svizzera di hockey su ghiaccio, disputatosi nella serata di ieri, venerdì 3 novembre. L’attaccante Tommaso “Tommy” De Luca, cresciuto nel vivaio aostano dei Gladiators, con esperienze sia sul ghiaccio elvetico, sia nella WHL americana (dove si era tolto lo sfizio di esordire con un goal), è infatti stato decretato miglior giocatore della partita della compagine vittoriosa.

 

Un giudizio che deriva non solo dal goal messo a segno nel secondo drittel (a 36:05, assistito da Dominic Zwerger), che ha ridato slancio all’Ambrì, in quel momento sul 2-2, ma anche dai 4 tiri in porta e da un tempo complessivo sul ghiaccio di 11’ 13” (De Luca era stato schierato dal coach Luca Cereda nella prima linea). Sugli spalti della Gottardo Arena, 6775 spettatori hanno assistito al match ricco in emozioni (nel finale, Lugano ha sfiorato il pareggio).

“Come prima stagione penso di essere contento, per ora. – ha dichiarato De Luca ai microfoni della tv Svizzera al termine del match – Adesso devo sicuramente migliorare sui miei punti deboli ancora, ma sono contento di quello che ho fatto oggi”. Per l’Ambrì Piotta, imbattuto da quattro partite, nella stagione in corso, è il secondo successo nel derby contro Lugano. Ora, nemmeno il tempo di tirare il fiato, perché per i leventinesi oggi, sabato 4 novembre, porterà il match contro il Davos.

Il 19enne De Luca, sempre più in evidenza tra le fila dell’Ambrì Piotta dall’inizio del campionato (aveva segnato la prima rete in serie A una settimana fa, nell’incontro contro l’EV Zugo, anche in quel caso con una marcatura rivelatasi determinante per la vittoria), è figlio d’arte. Il padre Paolo, difensore con una certa propensione al goal, giocò nel CourmAosta, venendo anche convocato in nazionale. Nella serie A italiana vestì anche la casacca del Torre Pellice e del Chiavenna.

 

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