La stagione di Federica Brignone: “Mai detto che mi ritiro, ma devo ritrovare la motivazione”

Le dichiarazioni della valdostana dopo l’ultima gara di Coppa del Mondo hanno fatto pensare al ritiro. “Non è stato uno sfogo a caldo, ma non sono pronta a fare un’altra stagione così. Per esserci servono tanti cambiamenti, soprattutto dentro di me. Ero arrabbiata fin dal ricevimento delle coppe del mondo per posta”.
Federica Brignone foto Marco Trovati Pentaphoto
Sport

Anziché esultare per il temporaneo primo posto, al termine del gigante di Lenzerheide di domenica scorsa, la gara che ha messo fine alla stagione di Coppa del Mondo, Federica Brignone si è gettata a terra, sfinita da un’annata estenuante che le ha comunque regalato alcune soddisfazioni, come aver uguagliato il record di vittorie di Deborah Compagnoni ed il secondo posto nella classifica di gigante. A far discutere sono state le sue dichiarazioni ai microfoni della Rai a fine gara: “Ho davvero bisogno di staccare e spero di ritrovare presto la motivazione per allenarmi, perché fare gare in questo modo ha poco senso. Ci vuole un cambiamento nella mia testa, altrimenti non so se mi rivedrete il prossimo anno. Non è detto che sia al cancelletto, anche se sono fiduciosa di ritrovarmi”.

“Non ho mai detto che smetto”

Subito si è scatenato il tam tam, ed in molti hanno pensato ad un suo ritiro. “Non ho detto né che smetto né che non smetto”, precisa Brignone. “Non ho assicurato di essere al cancelletto l’anno prossimo, e non è stato uno sfogo a caldo. Per esserci servono tanti cambiamenti, soprattutto dentro di me: devo ritrovare la motivazione giusta per allenarmi e lavorare nel modo giusto. Continuare così non avrebbe senso, non sono pronta a rifare una stagione così”.

La Tigre di La Salle non ce l’ha con nessuno se non con se stessa: “Colpa mia, eh. Ho vissuto tutto in maniera negativa, ero arrabbiata ancor prima di iniziare le gare, quindi i risultati c’entrano relativamente. Tutto parte dal ricevimento delle coppe del mondo per posta. Ancora domenica scorsa vedere la premiazione di Vlhova e Pinturault mi ha fatto arrabbiare ancora di più”. Una rabbia cresciuta nel tempo che le ha impedito la giusta lucidità per affrontate le difficoltà: “Mi arrabbiavo per qualsiasi cosa, per una regola stupida, per una curva sbagliata, per una notizia letta in giro. Ad ogni cosa che non andava mi dicevo che facevo schifo, ho passato l’inverno a ripetermi che volevo smettere di sciare”.

“Devo ritrovare la giusta motivazione altrimenti prenderei solo in giro chi mi sostiene”

Chi le sta attorno ha provato a recuperarla dal punto di vista mentale, ma hanno trovato un muro: “Il mio entourage cercava di farmi capire che non stavo lavorando nel modo giusto, ma io non mi sono voluta far aiutare, non ascoltavo come dovevo. Non è stato facile né per me né per loro, devo ritrovare la giusta motivazione altrimenti li prenderei solo in giro”, continua Brignone. “È stato un mio problema mentale che poi ha avuto ripercussioni su tutto il resto, anche se è stata la mia seconda stagione migliore di sempre, un’annata non da buttare sotto il profilo dei risultati, Mondiali a parte. Da gennaio in poi sciavo forte, ma non sono riuscita a raccogliere quello che speravo ed ho pagato caro ogni errore senza riuscire a reagire come avrei dovuto”.

Per ripartire, la campionessa valdostana può contare su una consapevolezza in più, quella degli errori commessi e dei punti di forza su cui insistere per giocarsela sempre ad altissimi livelli. “Sono dodici anni che faccio gare di Coppa del Mondo, non sono più una ragazzina che corre e poi come va va. È una vita stressante, sempre sul filo, sempre sotto i riflettori, ho obiettivi ben precisi e tanto peso sulle spalle.

La ricetta per ritrovarsi inizia da subito

“La prossima settimana sarò a Tignes due o tre giorni per testare i nuovi materiali da gigante”, annuncia. “Mi servirà per capire se e come lavorare sugli sci in primavera, se ho voglia di farlo e di mettere in pratica fin da subito i cambiamenti che mi servono. Se sono motivata e riparto a lavorare come devo, allora magari scierò fino a fine aprile, altrimenti non ha senso: staccherò per un po’ per poi resettare tutto ed impostare il nuovo lavoro con i giusti cambiamenti e motivazione. Se poi ancora a maggio mi renderò conto che non ho voglia di fare curve veloci, di andare sul ghiacciaio, se non ho quel fuoco dentro piuttosto smetto”.

Un’opzione forse remota, ma che tuttavia è nella testa di Federica Brignone: “Sono fiduciosa di poter continuare con questa vita, ma al momento non ne sono certa al 100%. Cosa farò se la prossima stagione non sarò al cancelletto di partenza? In questo momento è l’ultimo dei miei pensieri, il mio focus è stare bene, migliorare me stessa, cercare la serenità per ritrovare la giusta motivazione e fare un’estate allenandomi al massimo. E andare in vacanza”.

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